Ci sono tre medagliati olimpici (per un totale di quattro podi) nell’equipaggio di Luna Rossa, il team italiano che oggi a Barcellona sarà in gara nel Day 1 dell’ultima regata preliminare dell’America’s Cup, la competizione sportiva più antica al mondo. Un motivo in più, a poche settimane dalla fine dei Giochi, per vivere uno degli appuntamenti più attesi del 2024, a tre anni dal sogno che Max Sirena e compagni hanno vissuto ad Auckland nell’atto finale con New Zealand. Oltre al timoniere Ruggero Tita, campione olimpico di Tokyo 2020 e di Parigi 2024 nel Nacra 17, nella squadra di Patrizio Bertelli spiccano anche i canottieri Bruno Rosetti, bronzo a Tokio 202o nel 4 senza e Romano Battisti, argento a Londra 2012 nel doppio, entrambi presenti nel team in veste di Cyclors, cioè coloro che pedalando creano l’energia necessaria per alimentare i sistemi idraulici che permettono ai trimmer di regolare vele ed albero.
La fase di preparazione è ora alle spalle. Le ore di allenamento e di progettazione, il lavoro dei simulatori, le strategie messe a punto saranno ora testate sul campo gara, quello dell’America’s Cup vera e propria di Barcellona. E per la prima volta all’opera ci saranno gli AC75 sui Match Race e non più gli AC40 come nelle precedenti Preliminary di Vilanova i La Geltrú e Jeddah, che si svolsero con le prove di flotta. Insomma, sono le prove generali per la Louis Vuitton Cup e per l’atto finale. Al via i cinque Challenger: Luna Rossa Prada Pirelli (ITA, Circolo della Vela Sicilia), Ineos Britannia (GBR, Challenger of record, Royal Yacht Squadron), American Magic (USA, New York Yacht Club), Alinghi Red Bull Racing (SUI, Societé Nautique de Geneve), Orient Express (FRA, Société Nautique de Saint-Tropez). E con loro anche il Defender Emirates Team New Zealand (Royal New Zealand Yacht Squadron). Oggi Luna Rossa partirà proprio contro i campioni in carica nel Race 2. Poi la Race 4 contro Orient Express Racing Team.
Si parte alle 14:00. E ciascuna giornata di regate durerà fino alle 16:00 o alle 17, in base alle condizioni meteo. Previsti quattro giorni di match race e scontri diretti tra ogni team. I primi due equipaggi classificati accederanno alla regata finale del quarto e ultimo giorno, che decreterà il vincitore dell’evento. I punti della Preliminary Regatta non conteranno per le prossime fasi, ma a Barcellona al termine di questa settimana ci saranno le prime risposte ad una serie di domande: quale sarà la velocità massima raggiunta? E quali saranno le strategie di pre-partenza? Gli enigmi accompagneranno le prime strambate, i primi compiti degli Umpires e le prime mosse nel box di partenza. Per Kevin Shoebridge, Chief Operating Officer di New Zealand (alla sua decima America’s Cup) “tutti i team sembrano forti con degli aspetti di progettazione interessanti”. Belle parole per Luna Rossa da Quentin Delapierre, skipper dell’Orient Express Racing Team, che definisce il team italiano come “lo sfidante più duro al momento” quello che dà l’idea di essere “più stabile e veloce in acqua”.
Da valutare l’equipaggio. Saranno otto (due timonieri, due trimmer e quattro cyclors) ad essere a bordo dell’AC75. In particolare al timone il talento non manca. I veterani sono Francesco Bruni e James Spithill. Sarà la coppia titolare di Auckland a partire oggi (il primo timoniere di sinistra, il secondo di dritta), ma l’alternativa di lusso non manca ed è rappresentata da Ruggero Tita. Di lui ormai si sa tutto: in breve ha vinto ogni cosa con Caterina Banti nel Nacra 17. Quattro Mondiali, tre dei quali consecutivi, due ori olimpici. Un cannibale del suo sport. E poi c’è Marco Gradoni, 20 anni, volto nuovo della vela italiana. O meglio, pagine di storia a livello giovanile ne ha già scritte anche lui: sulla classe Optimist è diventato il primo velista a vincere tre titoli mondiali consecutivi e per questo è anche il più giovane (15 anni) ad aver ricevuto il prestigioso Rolex World Sailor of The Year Award. Per lui però i piani sono altri: “Nel rispetto del Protocollo della 37^ edizione, Marco Gradoni sarà al timone dell’AC40 per la UniCredit Youth America’s Cup”, recita Luna Rossa sul suo sito.
I Trimmer sono Umberto Molineris, Andrea Tesei e Vittorio Bissaro. Poi spazio ai Cyclors. Il nome inganna visto che c’è un solo ex ciclista professionista: Paolo Simion (tre volte al via del Giro d’Italia). Gli altri provengono da vela (Enrico Voltolini e Mattia Camboni) e canottaggio (Bruno Rosetti, Luca Kirwan, Romano Battisti, Emanuele Liuzzi, Nicholas Brezzi e Cesare Gabbia). Nove nel team, solo quattro al via. C’è curiosità per quella che è la grande novità della trentasettesima edizione dell’America’s Cup, il cui start a Barcellona coincide esattamente con la vittoria, 173 anni fa, della goletta America, che dà il nome alla competizione dalla storia infinita. Strategie, meteo, condizione e progettazioni sono tutte da valutare. Il fascino, quello no, proprio non è in discussione nella coppa delle 100 ghinee.