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“Quando invece erano vicini a Luna Rossa la velocità era molto simile e la barca italiana ha potuto imporre la “modalità alta” che rende di più nei lati di bolina” ha proseguito Bertelli, “finché siamo riusciti a tenerli dietro la velocità non era così diversa“. Progettare barche veloci è “il punto di forza” dei neozelandesi e “Prada ha avuto un piccolo svantaggio, è partita da zero nella progettazione non avendo partecipato alle regate con i catamarani dove si è cominciata a sviluppare la dinamica dei foils. Nonostante ciò siamo arrivati molto vicino“.
Bertelli annuncia inoltre che sarà della partita anche nella prossima Coppa America. “Sì, l’ho dichiarato prima dell’inizio delle ultime regate, Luna Rossa e Prada parteciperanno alla prossima competizione anche se bisognerà vedere come e dove verranno organizzate, e con quali barche“. Gli inglesi vorrebbero essere Challenger of Record. e potrebbero accordarsi per portare la Coppa nelle acque dell’Isola di Wight, là dove tutto iniziò nel 1851. “Non ne so niente, intorno alla Coppa America da sempre girano tante voci e tutto è avvolto in un alone di mistero” ha spiegato Bertelli, che traccia un bilancio “sicuramente positivo, ringrazio tutto il team per la prova tecnica e d’orgoglio, la prossima volta sono sicuro che saremo ancora più agguerriti“.
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