Nel 2013 erano compagni di squadra e vinsero la Coppa con l’Oracle Team USA. Oggi, come ad Auckland, Sir Ben Ainslie con Ineos Britannia e Jimmy Spithill con Luna Rossa saranno avversari nella finale di Louis Vuitton Cup 2024, il torneo che selezionerà la sfidante di Emirates New Zealand in America’s Cup. Barcellona aspetta il nome del team vincitore, ma ci vorrà tempo e gli indizi sparsi tra le regate preliminare, il round robin e le semifinali lasciano pensare che non sarà breve. Vince chi per primo arriva a 7 punti e quindi chi per primo vince sette match race da oggi al 5 ottobre. Né Ineos Britannia, né Luna Rossa hanno mai vinto il trofeo più antico della storia dello sport. Arrivarci è già l’appuntamento con la storia, ma nessuno vuole accontentarsi del ruolo dello sconfitto. Non certo Ben Ainslie che in carriera ha vinto quattro ori olimpici e un argento e che con l’America’s Cup staccherebbe definitivamente il pass per l’Olimpo sportivo. Né il suo timoniere di sinistra, Dylan Fletcher, che il primo gradino del podio a cinque cerchi l’ha conquistato tre anni fa a Tokyo nel 49er. Stesso discorso per i timonieri di Luna Rossa. Jimmy Spithill, uno che a 20 anni poteva dire di aver timonato Young Australia nella Louis Vuitton Cup del 1999 e che l’America’s Cup l’ha vinta per due volte consecutive (2010 e 2013). Sogna di farlo con Luna Rossa in coppia con Francesco Bruni che in 30 anni di carriera sportiva ha al suo attivo sei partecipazioni in America’s Cup, tre partecipazioni olimpiche, sette titoli Mondiali, cinque Europei e quindici Nazionali.
“Abbiamo superato delle semifinali molto dure e adesso incontreremo uno dei challenger più forti di questa edizione”, ha detto il timoniere australiano. “Vincere la Coppa America è un sogno che l’Italia insegue da anni e oggi abbiamo la possibilità di realizzarlo, useremo al meglio le nostre frecce”, ha aggiunto Bruni. Ma chi partirà favorito? Finora in gare ‘ufficiali’ in questa Louis Vuitton Cup Ineos Britannia guida 2-1 i precedenti su Luna Rossa. Ma sono tre regate diverse. Gli italiani hanno vinto con brezza leggera, mentre gli inglesi hanno trionfato nel secondo incrocio con vento sopra i 12 nodi. Quando Eolo è ispirato, gli inglesi potrebbero avere un vantaggio. Al contrario, con vento leggero, Luna Rossa sembra essere più solida. Decisive poi saranno le partenze, che finora sono state l’elemento decisivo dell’ottimo percorso di Ben Ainslie e compagni. Spithill e Bruni si giocano tanto nel box, ma servirà la prova perfetta.
La qualità è talmente alta che in ‘panchina’ (in realtà il lavoro dietro le quinte con i dati è enorme) c’è uno come Ruggero Tita, il campione di tutto con Caterina Banti nel Nacra 17. Giovedì è il primo giorno, ma potrebbe essere già di festa perché alle 12:00 è in programma la finale con un Match Race secco della Youth America’s Cup. Luna Rossa sfida American Magic dopo aver dominato le semifinali con una vittoria e tre secondi posti (unico team sempre presente tra le prime due posizioni). Al timone Marco Gradoni e Gianluigi Ugolini. Il primo a 15 anni vinse il prestigioso World Sailor of The Year Award dopo aver trionfato per tre anni consecutivi nel Mondiale Optimist. L’altro nel Nacra 17 si è laureato due volte vicecampione del mondo (2021 e 2022), tre volte campione del mondo U24 (2018, 2019 e 2021), con un argento e 2 bronzi agli Europei (2022 e 2023). Per la qualificazione al Match di America’s Cup servono sette vittorie. Per il futuro, invece, Luna Rossa sembra già aver fatto i compiti a casa.