Si riapre l’America’s Cup 2024. A Barcellona Ineos Britannia batte due volte su due New Zealand e riduce lo svantaggio sul 4-2. Serviva la prova perfetta al team britannico. O in alternativa un assist dagli avversari. Nella giornata odierna ci sono state entrambe le cose. Nel pre-partenza del primo match race New Zealand cade dai foil a pochi metri dalla linea del via ad un minuto dallo start. Britannia non parte allo zero, rifilando un altro carico di turbolenze sulle vele neozelandesi, ma può comunque accumulare un ampio margine nella prima bolina. Quando il distacco è di 1.5 km, New Zealand supera i 18 nodi necessari per il decollo e fa quel che può, ma la gara è compromessa. Tutto troppo facile per Britannia, che evita ogni tipo di errore e taglia il traguardo con un minuto e diciotto secondi di anticipo.
Se nella prima gara l’errore avversario è stato un aiuto decisivo, nel secondo match race sono soprattutto i meriti di Ben Ainslie e Dylan Fletcher a prevalere. Allo start le due barche si separano: Britannia si dirige verso sinistra, New Zealand vira verso il boundary di destra. A prendere il comando, dopo una partenza equilibrata, è il team britannico. Sei i secondi di ritardo nella prima boa di bolina. Uno in più nel gate 7 che precede la poppa decisiva: New Zealand si avvicina e riduce a 70 i metri di ritardo, ma nell’incrocio con i ‘Kiwi’ mure a dritta, Ineos Britannia riesce a passare davanti e a tagliare il traguardo per prima. Questi i numeri della seconda gara: 42.3 nodi la velocità massima di Britannia contro i 42.2 dei rivali, mentre la velocità media sorride ai neozelandesi (35.0 a 34.8). Equilibrio anche nei numeri in una contesa che conoscerà un nuovo capitolo venerdì con altri due match race.