
Ineos Britannia - Foto Norberto Maccagno / IPA Sport / IPA
Ora è ufficiale: Ineos Britannia non sarà al via della 38esima edizione dell’America’s Cup. Si chiude così, quindi, una lunga querelle iniziata nei mesi scorsi con il team Athena Racing dello skipper britannico Ben Ainslie, quattro volte campione olimpico di vela. Le due parti, infatti, hanno dato il via alle trattative per trovare un accordo già a fine 2024, dopo l’edizione che si è disputata a Barcellona. Nel comunicato ufficiale diffuso nelle scorse ore, Ineos Britannia respinge qualsiasi responsabilità per la rottura per i negoziati con Athena, che “non è riuscita a concludere l’accordo nei tempi previsti”. Un ritardo di sei mesi che, secondo la società del tycoon Sir Jim Ratcliffe (comproprietario del Manchester United e con partecipazioni anche in Formula 1 con Mercedes), ha “compromesso la capacità di prepararsi per la prossima Coppa”, portando alla rinuncia a prendere parte alla corsa. Una rottura che era già parsa di fatto insanabile dopo che Ainslie aveva già lasciato Ineos a gennaio.
“Questa è stata una decisione molto difficile da prendere dopo le sfide nelle ultime due America’s Cup – ha aggiunto Ratcliffe –. Siamo stati lo sfidante britannico di maggior successo dei tempi moderni con una barca eccezionalmente veloce e abbiamo capito che avevamo una vera possibilità per la prossima Coppa. Sfortunatamente, l’opportunità è svanita”.
America’s Cup, i numeri della passata edizione
Intanto, lo scorso mese l’organizzatore dell’America’s Cup ha diffuso i dati relativi all’edizione 2024 a Barcellona. Secondo uno studio condotto dall’Università di Barcellona in collaborazione con la Barcelona Capital Nàutica Foundation (FBCN), l’evento ha generato un impatto economico positivo di 1,034 miliardi di euro. Trattandosi di un grande evento, è stato ampio il richiamo di turisti dall’estero. Lo studio parla di 1,8 milioni di visitatori nel corso dei 59 giorni di regate e attività correlate, con oltre 460mila spettatori unici giunti in Catalogna appositamente per l’evento. Inoltre, sarebbero stati 954 milioni i telespettatori globali, con una crescita del 37%. Importante il seguito anche sui social media, che hanno registrato in totale un aumento del 235% di visualizzazioni.