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“Rimettiamo lo champagne nel ghiaccio”, perché “Luna Rossa è morta”. Inizia così un pezzo di Michael Burgess sul New Zealand Herald, in cui il giornalista e scrittore sportivo che collabora con la testata di Auckland spiega ai lettori perché la “conoscenza locale” del timoniere di Te Rehutai, Peter Burling, “si è dimostrata fondamentale per l’epica vittoria” del team neozelandese nella regata numero 9 della Coppa America. Per Burgess la vittoria “è vicina, ma non ancora”. Questa notte la regata 10 che potrebbe chiudere i giochi, anche se Luna Rossa non ha nessuna intenzione di arrendersi.
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