L’uomo più ricco del Regno Unito che scarica un velista quattro volte campione olimpico. La separazione tra Sir Jim Ratcliffe e Sir Ben Ainslie, che ha diviso in due la galassia di INEOS Britannia, rischia di abbattersi sull’America’s Cup e rallentare il percorso verso la prossima edizione della più antica competizione sportiva internazionale ancora esistente, in programma (secondo i piani) nel 2027 in una sede ancora da stabilire. In sintesi questi sono i fatti: dopo tre tentativi falliti di conquistare l’America’s Cup (2017, 2021, 2024), Jim Ratcliffe decide di separarsi da Ben Ainslie con un comunicato nel quale annuncia di partecipare “alla sfida per la 38a America’s Cup con il nome di team INEOS Britannia dopo la separazione da Sir Ben Ainslie. Purtroppo, INEOS Britannia e Sir Ben non sono riusciti a trovare un accordo sui termini per andare avanti dopo la conclusione della 37a America’s Cup a Barcellona. INEOS Britannia ha nominato Dave Endean come CEO, che porta con sé un’immensa esperienza nella vela e nell’America’s Cup. INEOS continuerà inoltre a sfruttare la competenza in materia di design e tecnologia del Mercedes F1 Team sotto la guida del Direttore Tecnico, James Allison”.
Nella nota Ratcliffe si dice “enormemente orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato a Barcellona nello sviluppo di una barca britannica che è stata davvero competitiva per la prima volta in decenni. Ha stabilito nuovi parametri di riferimento per la vela britannica, tra cui la vittoria della Louis Vuitton Cup per la prima volta e la capacità di conquistare regate contro il Defender nelle finali, cosa che non accadeva da novant’anni. Ora ci baseremo su questo per la 38a America’s Cup attraverso INEOS e abbiamo già 100 scienziati e ingegneri che lavorano alla progettazione del nostro yacht AC38″.
La risposta dello Skipper (oltre che CEO e proprietario del team in gara a Barcellona) è stata immediata. E apre scenari che sembrano destinati ad avere luogo in tribunale, più che sul mare: “Il challenger britannico per la 38a America’s Cup, guidato da Sir Ben Ainslie, è rimasto sbalordito nel leggere la dichiarazione odierna di INEOS e Mercedes F1 in merito al lancio della sfida per la 38a America’s Cup. Questo piano solleva notevoli ostacoli legali e pratici per loro che si manifesteranno nei prossimi giorni e settimane. Inoltre, da ora in poi il team britannico di America’s Cup di Sir Ben Ainslie sarà noto come Athena Racing, allineandosi al team britannico femminile e giovanile di America’s Cup, Athena Pathway”.
Una lite che si presenta in un momento critico per l’America’s Cup. La competizione avrà luogo tra più di due anni, ma al momento sono in corso le negoziazioni tra Challenger e Defender, cioè Emirates New Zealand. Al momento, il dubbio di molti è: chi porta avanti le trattative sul Protocollo e le regole di classe AC75? L’INEOS Britannia di Jim Ratcliffe o l’Athena Racing di Ben Ainslie? Le regole dell’America’s Cup stabiliscono che in realtà non è il team a ricoprire l’incarico, bensì lo yacht club di riferimento. In questo caso è il Royal Yacht Squadron, con sede a Cowes, ad avere voce in capitolo con i neozelandesi. E dovrà presto prendere una posizione su questa separazione. Il team che ha preso parte all’edizione di Barcellona, come fa sapere il Telegraph, è di proprietà di Athena Racing Ltd, che secondo Companies House è interamente controllata da Ainslie. Allo stesso tempo, però, Ratcliffe ha investito più di 200 milioni di sterline nel team, assicurandosi i naming rights e mettendo inoltre a disposizione la sede di Brackley, cioè il quartier generale della Mercedes in F1. Un elemento in più che può complicare una disputa i cui contorni sono ancora da chiarire. Di sicuro INEOS non potrà fare affidamento sull’esperienza di Ben Ainslie, che a sua volta non avrà a disposizione il team di ingegneri di Ratcfliffe. Una Guerra delle due Rose che rischia di indebolire il sogno della Gran Bretagna di conquistare il trofeo nato nel 1851 all’Isola di Wight. E che potrebbe favorire gli altri team, Luna Rossa su tutti, in vista di un’America’s Cup mai così ricca di incognite.