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Prosegue l’alta tensione all’interno del circuito WTA sulla questione inerente il conflitto in Ucraina. Ad Indian Wells Lesia Tsurenko aveva dato forfait prim del suo match contro Sabalenka a causa di un attacco di pano douto ad una conversazione con il CEO Simon, poi nei giorni scorsi è stata la bielorussa stessa a parlare di quanto la situazione sia complessa. La numero due del ranking ha confessato di percepire dell’odio nonostante lei non sia diretta responsabile di quanto purtroppo sta accadendo.
Ieri si affrontavano a Miami la russa Potapova – che la scorsa settimana è stata multata per essere scesaa in campo con la maglia dello Spartak Mosca – e l’ucraina Marta Kostyuk, quest’ultima certamente tra le più vocali nel corso degli ultimi dodici mesi. Match vinto facilmente da Potapova e niente stretta di mano alla fine. Gesto che dice tutto, considerando che le due giocatrici fino a poco più di dodici mesi fa trascorrevano del tempo insieme anche fuori dal campo, come testimoniano alcune foto in spiaggia postate sui social. “Ci sono molte cose che mi lasciano perplesse – ha detto a fine match Kostyuk – So che qualunque cosa io dica, ne riceverò odio. Ma dell’ammonizione a Potapova non so che dire, direi che è divertente”. “Avevamo chiesto un incontro al consiglio di amministrazione del circuito femminile – ha spiegato Kostyuk – per affrontare questo tema. Ma non l’abbiamo ottenuto. Niente. Dalla Wta solo silenzio”.
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