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Come accudto meno di due mesi fa nella finale degli Australian Open, saranno Aryna Sabalenka ed Elena Rybakina a contendersi il titolo del WTA 1000 di Indian Wells. Indubbiamente le due giocatrici più in forma e in fiducia del momento, la bielorussa e la russa ma di passaporto kazako sono pronte a regalare spettacolo proprio come si è visto sulla Rod Laver Arena di Melbourne.
Sabalenka arriva a questo appuntamento da numero due del ranking mondiale, numero uno della race e con un bilancio di 19 vittorie ed una sola sconfitta in questo inizio di 2023. La classe ’98 sembra finalmente aver messo ogni tassello del proprio puzzle al suo posto e il circuito femminile potrebbe aver trovato una giocatrice in grado di poter ridurre quel gap enorme in classifica che c’è stato tra Iga Swiatek e il resto del mondo negli ultimi dodici mesi. Nel deserto californiano la bielorussa ha perso un solo set per strada, contro quella Barbora Krejcikova che a Dubai poche settimane fa era stata l’unica in grado di batterla fin qui in stagione. Poi un match dominato dopo l’altro, anche contro top-10 quali Coco Gauff e Maria Sakkari.
Rybakina ancora una volta risponde presente in uno dei torneo più importanti del calendario e anche lei si dimostra a tutti gli effetti una top contender. La classifica dice che con questa finale sarà come minimo numero otto della classifica, ma vale sempre la ricordare che nel suo totale mancano qualcosa come i 2000 punti del successo di Wimbledon. L’allieva di Stefano Vukov nei mesi successivi al trionfo sull’erba londinese è spesso passata sottotraccia, ad esempio confinata a campi secondari negli slam e nei 1000. Ora è diventato impossibile non considerarla. Rybakina è a questi livelli per rimanerci.
Il match che andrà in scena questa sera sarà il quinto scontro diretto ufficiale tra le due giocatrici, con Sabalenka che può entrare in campo con la sicurezza di aver vinto tutti e quattro i precedenti. Ma è pur vero che nessuno di questi incontri è finito in due set, ma bensì sempre al parziale decisivo. Segno che il margine tra le due è veramente sottile. Possibile che ne esca fuori un’altra finale molto equilibrata e soprattutto di alto livello, esattamente come visto in Australia.
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