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Qualcosa è cambiato nella vita di Wanda Nara. Lo show-girl, moglie ed agente di Mauro Icardi ha da poco scoperto di essere malata di leucemia ed è per questo che è ritornata in Argentina, posto in cui sta procedendo alle visite ed ai controlli di routine.
In un’intervista ai microfoni di Telefe Noticias. queste sono state le parole di Wanda Nara: “È stato tutto molto veloce per me. Masterchef è finito venerdì, l’ultimo giorno in cui abbiamo registrato, era il Martín Fierro domenica e stavo viaggiando in pochi giorni… Lì ho fatto un’analisi e, come è trapelato, è non è andata come ci aspettavamo. Era una cosa normale ed è stato come uno shock perché in quel momento la prima cosa che mi hanno detto è stata che non potevo salire su un aereo, e non si sapeva per quanto tempo. Ho davvero molti dubbi, se parlarne o meno… mi piacerebbe poterne parlare apertamente ma a volte le persone ti giudicano, pensano che se ne parli non sia reale, o se non lo fai vuol dire che non è un argomento così serio e allora preferisco tenerlo per me. Chi ha fatto trapelare l’informazione ovviamente mi ha scosso, perché in quel momento non capivo né sapevo quello che avevo… dovevo uscire e spiegare, e, soprattutto, sopportare chi dice che è una bugia“.
Sulle cure in Argentina: “Torno perché sto lavorando al mio marchio, lanceremo un profumo. Io Torno anche per lavoro… ci sono alcune cose con Telefe, e anche proposte di conduzione. Devi andare avanti… vorrei trovare le parole giuste per uscire e dire, e proprio aiutare qualcuno che ne ha bisogno. Non so se sono io, ma ci sto lavorando. Spero di migliorare ancora un po ‘così posso uscire e raccontarlo. Non vedo l’ora e con fiducia che tu può andare avanti. È lo stesso trattamento per tutti. Ho scelto il mio paese, ma se l’avessi fatto altrove è lo stesso. Devi farlo dove ti senti meglio e più contento, ed è per questo che ho scelto il mio paese, e Fundaleu, a cui sono molto grato”.
Sui figli: “Non avevo molto tempo… I miei figli stavano andando a scuola, e sono venuti a fare loro delle domande. Quindi ho dovuto sedermi e parlare con loro, anche se avrei voluto aspettare ancora un po’. Parlo sempre con i miei figli e dico loro tutto prima… E questo è stato un po’ difficile, perché mi facevano domande e non avevo risposte, ma dovevo anche dirglielo, perché era qualcosa di cui si parlava ovunque. Continuavano ad avere dubbi, perché accendevano la tv o afferravano il cellulare e guardavano il telegiornale. Volevano trovare maggiori informazioni e io non dovevo dare loro… avevo paura che andassero online e ricevessero qualcosa“.
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