Terza vittoria consecutiva nella week 2 della VNL maschile 2023 per l‘Italia, che a Rotterdam ha superato in tre set la Serbia con i parziali di 25-11, 25-21 e 25-20. Dopo i successi con Iran e Cina, un’altra prestazione solida per gli Azzurri del ct De Giorgi, che mettono fieno in cascina in vista dei prossimi impegni che saranno sicuramente più probanti e complessi a cominciare dal prossimo contro la Polonia, in un remake della finale mondiale dello scorso anno. A fine partita il tabellino esalta Yuri Romanò e Roberto Russo, autori rispettivamente di 15 e 13 punti. Attenzione però anche alla solita prestazione super in palleggio di capitan Giannelli, non una novità ma sempre spettacolare con alcune giocate.
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La cronaca – La partita inizia in maniera perfetta per l’Italia, che inanella tre muri consecutivi in avvio con Giannelli e Russo. Il fondamentale del muro ruba l’occhio nel primo set, che vede gli Azzurri piazzare otto muri vincenti. La Serbia non trova le contromisure e così senza strafare i ragazzi di Fefè De Giorgi allungano in pochi minuti sul 18-8 e chiudono il parziale con un eloquente 25-11. Com’era logico attendersi, il secondo set inizia con maggiore equilibrio anche a causa di qualche imprecisione di troppo da parte degli Azzurri. Giannelli però continua a dipingere in palleggio per Russo e Romanò, che ben presto riportano l’Italia ad allungare. La Serbia tiene botta fino all’11-9, poi piano piano inizia a concedere qualche punto e alla fine cede sul 25-21 in favore dei ragazzi di De Giorgi.
Il terzo set inizia ancora nel segno del muro azzurro, con Lavia che firma subito il 5-2 in avvio. Michieletto e Russo non lasciano scampo alla difesa serba, poi qualche fisiologico calo di tensione concede agli avversari di Giannelli e compagni di provare a rimanere in corsa grazie soprattutto agli attacchi di Peric e Kujundzic che riducono il gap sul 14-13. Il nuovo break azzurro vale il 19-15 e nonostante un finale con qualche imprecisione alla fine arriva il 25-20 con il muro di Anzani e anche il primo punto del giovane esordiente Magalini.