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“A Parigi 2024 noi andremo ma non possiamo caricare di responsabilità i nostri ragazzi e le nostre ragazze. Sappiamo di avere due nazionali competitive”. Il presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Giuseppe Manfredi, traccia come di consuetudine un bilancio dell’annata che si sta per concludere e mette nel mirino i Giochi del prossimo anno. Un approfondimento poi sull’Italvolley femminile, dopo l’arrivo in panchina di Julio Velasco: “Polemiche sui risultati? Vorrei sommessamente far comprendere a qualcuno che se una nazionale vince una VNL e fa un terzo posto mondiale non mi sembra il caso di buttare tutto via. Ora Velasco è stato una scelta ponderata uno che col suo carisma poteva dare nuovo impulso alla squadra: con lui inizia un nuovo corso, era l’uomo giusto in questo momento storico”. Una battuta su Paola Egonu: “Non è mai uscita dalla Nazionale, ci chiese solo un po’ di riposo, come fece anche Orro. Paola è la prima che corre per andare a giocare in Nazionale”.
Manfredi è molto soddisfatto della crescita del sitting volley, con la Nazionale azzurra femminile laureatasi campione d’Europa a Caorle e qualificatasi alle Paralimpiadi 2024: “Abbiamo avuto 50mila spettatori in streaming – sottolinea -, è la prima volta che mi commuovo davanti a una gara del genere, le ragazze sono state fantastiche”. Ottimismo anche per il beach volley: “Abbiamo ringiovanito tutto il settore, e mi auguro di riconfermare le 3 coppie azzurre a Parigi”. Se i numeri non mentono, la crescita del movimento pallavolistico tricolore procede imperterrita: “Alla data del 20 dicembre 2023, rispetto al 20 dicembre 2022, abbiamo avuto un incremento di 20mila tesserate tra i 6 e i 16 anni, e di più 8500 tesserati di pari età ”, sorride Manfredi.
Ma non tutto è oro ciò che luccica. “La nostra impiantistica peggiore tra i Paesi evoluti. Siamo stati matti a organizzare gli scorsi Europei seniores in 9 città italiane: nei palazzetti abbiamo dovuto costruire sale hospitality, sale stampa e altro, con un grosso dispendio economico – prosegue Manfredi – Nell’impiantistica sportiva si è fatto zero, e negli impianti scolastici uguale. Serve dare la possibilità reale a tutte le società sportive di accedere negli impianti”.
Un’altra questione attuale riguarda i casi di abusi su minori nella pallavolo italiana (l’ultimo di cui si è venuti a conoscenza è quello di Rovereto, culminato con lo stupro di una ragazza minorenne all’epoca dei fatti). “Nella nostra Federazione non c’è remissione di peccati per nessuno – tiene a sottolineare ilpresidente -, c’è solo la radiazione e la trasmissione degli atti all’autorità giudiziaria. Abbiamo stanziato dei fondi per questo tema. Il nostro sarà un lavoro di tipo preventivo, vogliamo sensibilizzare tutti”.
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