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Niente doppio incarico, alla fine, per Julio Velasco. Il CT argentino guiderà la Nazionale Italiana di volley femminile, ma non è più l’allenatore di Busto Arsizio. Con una nota ufficiale, la società ha reso noto che il Velasco ha rassegnato ieri sera le dimissioni, ad effetto immediato, e nelle prossime verrà comunicato il nome del nuovo head coach. Il club entra poi nel merito dell’accordo che ha portato Velasco a sedere sulla panchina della Nazionale. E, piuttosto indispettito per come si è sviluppata tutta la vicenda, promette di riservarsi di verificare nel proseguo tutte le opportune azioni a sua tutela.
LA NOTA DEL CLUB
“La società biancorossa specifica che nel contratto sottoscritto con il Sig. Velasco non erano contenute clausole rescissorie operanti in automatico in caso di sua nomina come Coach della nazionale maggiore, anzi il contratto era stato strutturato in modo che il sig. Velasco potesse ricoprire il doppio incarico (coach UYBA e coach Nazionale maggiore) senza alcuna preclusione di sorta. Per questo UYBA ha sempre ritenuto il Sig. Velasco coach della squadra almeno sino al termine della stagione, con durata contrattuale prevista nelle clausole dedicate”, si legge nella nota.
“Nessun contatto con UYBA è stato effettuato da Fipav prima della convocazione del Sig. Velasco presso la sede Fipav per la proposta del ruolo di coach della Nazionale maggiore, cosi come non sono state verificate da Fipav con il sig. Velasco le clausole contrattuali presenti nel contratto tra UYBA e lo stesso tecnico, e ancora mai è stato chiesto da Fipav un incontro con il Presidente e A.D. di UYBA prima del comunicato stampa di nomina del Sig. Velasco quale coach della Nazionale. Mai nessun confronto è stato promosso da Fipav, ben sapendo che il Sig. Velasco fosse coach della nostra storica società, violando dunque qualsiasi norma di buona fede, correttezza e trasparenza nei nostri confronti. Mai è stato ricercato un dovuto e costruttivo colloquio da FIPAV con UYBA, il tutto in spregio ai progetti, investimenti e sacrifici di UYBA, tesserata FIPAV da 53 anni, per disputare un campionato propositivo e alla ricerca di una visione di obiettivi sportivi, culturali, etici, internazionali di sicuro interesse per tutto il sistema pallavolo (a cui la società Brera Holding ha dato credito e riconosciuto legittimazione, tanto da essere la prima società americana a investire nel mondo della pallavolo femminile).
ll comportamento di FIPAV e di tutti gli attori attivi di questo caso appare con evidenza, agli occhi di UYBA, responsabile di gravi e ingenti danni alla reputazione societaria di UYBA, al progetto sportivo della stessa a stagione iniziata, destabilizzatore della serenità dell’intera squadra (tanto in campo quanto dirigenziale, tanto per la città di Busto Arsizio che per i suoi tifosi). La società biancorossa si riserva di verificare nel proseguo tutte le opportune azioni a sua tutela, a qualsiasi titolo. UYBA Volley attende ancora da parte di Fipav un concreto riscontro e fissazione di un incontro volto ai dovuti chiarimenti, formali scuse e ricerca di adeguate soluzioni nell’interesse di UYBA e atte a salvaguardare Io svolgimento del campionato in modo regolare, paritetico, eguale. Spiace aver sinora vissuto, solo noi di UYBA, un trattamento mai immaginabile, lesivo del rispetto, dell’etica sportiva e delle regole che la FIPAV dovrebbe garantire ed esserne di esempio”, si conclude la nota.
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