Ieri sera è iniziato il cammino dell’Italia negli Europei femminili 2023 di volley. Una vittoria agevole come da pronostico contro la Romania, il tutto nella meravigliosa cornice dell’Arena di Verona per una serata d’apertura davvero da ricordare. Un contesto che però ha nascosto solo parzialmente i dubbi e le polemiche intorno alle scelte del ct Davide Mazzanti, oggetto di molte critiche sia sui social che tra gli addetti ai lavori. Prima le esclusioni dalla rosa, per motivi di carattere talvolta tecnico ma anche fisico, di giocatrici quali Chirichella, Malinov, Caterina Bosetti e De Gennaro, tutte centrali nel gruppo che portò al successo negli Europei 2021. Poi la decisione di relegare alla panchina Paola Egonu, riconosciuta universalmente come fuoriclasse dell’Italia e una delle migliori opposte al mondo.
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La linea di pensiero di Mazzanti è piuttosto chiara. Priorità al gruppo e a coloro che hanno avuto un ruolo importante nella VNL 2023, con Nwakalor che dovrebbe essere almeno inizialmente l’opposta titolare. Il tutto senza dimenticare l’arrivo nella “neo-italiana” Ekaterina Antropova, giocatrice eclettica e di livello assoluto. Una scelta tanto chiara quanto rischiosa, che potrebbe ritorcersi contro nelle prossime settimane. Nella fase a gironi l’Italia non dovrebbe avere particolari patemi d’animo, forte anche del sostegno del pubblico di casa tra Verona, Monza e Torino. Una volta però che il livello di difficoltà si alzerà, Mazzanti avrà ancora la forza e la possibilità di relegare Egonu al ruolo di riserva di lusso o dovrà darle un maggior peso nelle rotazioni? E come reagirà l’opposto azzurro, sicuramente sotto pressione negli ultimi tempi dopo l’ormai celebre sfogo dello scorso anno che sembrava aver posto fine alla sua avventura con l’Italia? Un interrogativo lecito, considerando anche il lieve malore di cui Egonu sembra sia stata vittima dopo Italia-Romania.
Difficile, se non impossibile, avere risposte adesso. Sicuramente il ruolo di commissario tecnico serve anche per unire l’aspetto umano e psicologico a quello meramente tecnico, ma solo il tempo potrà far capire se le decisioni di Mazzanti saranno corrette oppure rivedibili. Il tutto senza dimenticare che questo Europeo è anche una tappa sul percorso che dovrà portare l’Italvolley a giocarsi qualcosa di importante tra un anno alle Olimpiadi di Parigi.