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Genitori e figli nello sport hanno regalato tante storie, tra geni buoni e aria di sport respirata fin dalla nascita. Talvolta l’eredità diventa una costrizione tante sono le aspettative, ma altre volte il talento è così prorompente da superare anche un destino infausto. Questo è il caso di Alessandro Bovolenta, pallavolista classe 2004 convocato per gli Europei 2023. Solamente due partite giocate con la Nazionale maggiore (in un quadrangolare amichevole) e quattro presenze in Superlega, eppure il suo cognome è ben scolpito sul cuore degli appassionati, tra dolci ricordi e dolore.
Il papà Vigor Bovolenta è stato infatti uno dei protagonisti della “Generazione dei Fenomeni”, squadra allenata da Julio Velasco che ha regalato all’Italia innumerevoli successi negli anni ’90, entrando nella storia come una delle formazioni più forti di sempre. Il centrale ha collezionato, fra gli altri, un argento olimpico ad Atlanta 1996, un Mondiale, due Europei, quattro World League, oltre a due Scudetti, una Coppa Italia, un Mondiale per Club, due Supercoppe europee e due Coppe dei Campioni in 21 stagioni disputate in Serie A1, di cui otto con la maglia di Ravenna (1990/1991-1996/1997). Una grande carriera stroncata il 24 marzo 2012 all’età di 37 anni da un malore in campo nel corso della partita tra la sua Forlì e la Lube che non ha lasciato scampo al Gigante del Polesine.
In suo onore, un mese dopo la scomparsa, Ravenna organizzò il “Bovo Day”, partita evento tra l’Italia dell’allora Ct Berruto e gli “amici di Vigor” al Pala De André. In quella occasione scese in campo anche Alessandro, il maggiore dei cinque figli, e già in quell’occasione la commozione fu incontenibile. Ora come allora, leggere il nome di Alessandro Bovolenta è un tuffo al cuore, che rompe quella superficie di nostalgia e lascia spazio ad un mare di talento. Talento e passione per il volley ereditati nonostante il poco tempo passato insieme. A questi si aggiungono un fisico e delle movenze che ricordano molto il compianto padre ed è impossibile non notare, soprattutto per chi Vigor lo conosceva bene.
Alessandro Bovolenta: un nuovo capitolo tutto da scrivere
Alessandro, nato il 27 maggio 2004, ha esordito nel massimo campionato italiano a Milano il 20 febbraio 2022 con la Consar Ravenna, facendo riaffiorare i ricordi. “Ho sperato tantissimo di farlo con questa maglia, la stessa con cui ha esordito il mio papà. Non ho voluto prendere il suo numero perché comunque siamo due persone diverse” ha precisato Alessandro al termine del match. Diverso è anche il ruolo: il papà era un centrale, mentre Alessandro è schiacciatore opposto, ma la somiglianza si coglie eccome. Lorenzo Bernardi, anch’esso campione azzurro oggi allenatore, che alla vista del giovane figlio d’arte in Superlega quasi si commosse perché “è uguale a suo padre, si muove come il “Bovo” e gli assomiglia tantissimo, mi sembra di vedere lui“.
Ma “io sono io, non sono il figlio di” ha sottolineato più volte Alessandro, che si è messo in mostra agli Europei Under 20 dello scorso anno vincendo il premio di MVP e trascinando all’oro l’Italia del Ct Battocchio e del “solito” Julio Velasco (direttore tecnico del settore giovanile maschile), ma anche ai Mondiali U21 di luglio (argento). L’esordio con la Nazionale maggiore è avvenuto sabato 19 agosto contro la Slovenia nel “Memorial Wagner” ed ora arriva la prima grande competizione: il Campionato Europeo, in programma dal 28 agosto al 16 settembre tra Italia, Bulgaria, Israele e Macedonia del Nord. Non sarà facile trovare spazio in campo nella squadra di Fefé De Giorgi, ma una cosa è certa: la storia dei Bovolenta nella pallavolo continua con un nuovo capitolo e comunque vada sarà un’emozione.
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