Alcuni tecnici della Superlega di volley maschili si sono radunati a Modena per far fronte comune contro le decisioni della Lega Pallavolo maschile. Oggetto del contendere è l’ostracismo della Lega verso i doppi incarichi tra club e nazionali, che allo stato attuale vengono condannati a livello economico con le società costrette a pagare cifre fino a 100mila euro per tesserare allenatori e vice-allenatori che ricoprono anche ruoli in squadre nazionali.
All’incontro hanno partecipato anche Andrea Giani (allenatore di Modena e della Francia) Roberto Piazza (Milano e Olanda), Fabio Soli (Cisterna e Estonia), Rado Stoytchev (Verona) Matteo De Cecco (vice di Piacenza e della Slovenia). Sono però tutti i tecnici del massimo campionato maschile a chiedere una revisione del regolamento, dal momento che la rinuncia al doppio incarico un danno non solo economico, ma anche “tecnico ed esperienziale, dato che l’esperienza maturata come allenatori delle Nazionali è altamente formativa”. Una situazione molto particolare, se si considera che questo contrasto al doppio incarico è del tutto assente nel volley femminile o nel basket: basti pensare a Santarelli, coach di Conegliano che ha vinto il mondiale con la Serbia, o a Scariolo allenatore della Virtus Bologna e della Spagna.