Dopo due giorni di vento instabile e regate a singhiozzo, quella di ieri è stata finalmente un’intensa giornata di vela a San Isidro, in Argentina, per gli equipaggi impegnati nel Campionato del Mondo del doppio olimpico 470. In acqua fin dalle 10 della mattina per sfruttare una brezza di intensità tra i 10 e i 12 nodi, le due flotte (42 equipaggi maschili e 39 femminili) hanno portato a termine tre prove ciascuna, rientrando a terra solo dopo oltre otto ore in mare.
Per quanto riguarda i risultati degli atleti italiani impegnati nella competizione, tra gli uomini Gabrio Zandonà e Andrea Trani mantengono l’ottava posizione della classifica (10-3-7-19-14-12-9-25) e i giovani Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò sono ventottesimi, in una graduatoria in cui al comando ci sono i neozelandesi Snow Hansen e Willcox, ieri in grande spolvero con due vittorie e un terzo posto. Tra le donne, la leadership è sempre per le francesi Lecointre-Defrance, mentre Elena Berta e Sveva Carraro, ieri quarte nella prima regata del giorno, sono venticinquesime (10-25-23-29-4-BFD-33), e Roberta Caputo e Alice Sinno trentaduesime (19-35-14-21-38-31-35).
A margine delle regate, è intervenuto anche il commento del Tecnico Federale Gigi Picciau, che segue la rappresentativa azzurra a San Isidro: “Giornata parecchio complessa per la flotta italiana, ed in generale per le regate. Il vento ci ha assistito per tutta la giornata ma una quantità di alghe veramente esagerata ha condizionato parecchio la giornata. Specie nella prima prova si era costretti a fare su e giù col timone per ripulirlo e a volte nell’attraversare i banchi di alghe si rimaneva incastrati. Per venire alle regate dei nostri atleti, qualcosa di positivo è arrivato da Berta-Carraro con un quarto, vanificato subito dopo da un UFD ed un successivo 33. Caputo-Sinno hanno patito parecchio la problematica alghe, nella prima regata sono rimaste incastrate prima alla partenza e poi tra i vari banchi di alghe sparsi lungo il percorso. Le due regate successive sono andate sulla falsa riga della prima. Tra gli uomini Zandonà-Trani, vittime anche loro delle alghe mentre erano terzi nella prima prova, si sono salvati nelle prime due prove, meno nell’ultima, ma reggono ancora in classifica. Ferrari-Calabrò, come il resto dei nostri atleti, ha patito la giornata e non è riuscito a replicare le belle prestazioni delle giornate precedenti”.
Oggi si torna in acqua, vento permettendo, a partire dalle 11 del mattino (ora locale, le 17 circa in Italia), con tre prove previste per la flotta femminile e due per quella maschile, che concluderanno il programma delle regate di flotta. Domani invece la manifestazione si concluderà, con la disputa delle Medal Races riservate ai migliori dieci delle classifiche, e l’assegnazione dei due titoli iridati.