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Lo US Open 2023, quarto e ultimo slam della stagione tennistica in programma dal 28 agosto al 10 settembre, passerà alla storia come il primo con la presenza della Var. A rafforzare il binomio tra tennis e tecnologia sarà proprio la Video Review Technology, che lo sport italiano ha imparato a conoscere di recente con il calcio. Alla base di questa novità c’è ovviamente il desiderio di ridurre gli errori e le polemiche e gli episodi incriminati saranno ad esempio il doppio rimbalzo, il punto disturbato o il fallo di piede al servizio. La Var non giudicherà invece se un colpo sia in o out dato che per quello c’è sempre l’occhio di falco (ma potrà subentrare in caso di problemi tecnologici di quest’ultimo).
Tramite il supporto tecnologico, l’arbitro del match potrà dunque analizzare nell’immediato l’accaduto, rivedendo le immagini e correggendosi qualora se sia stato commesso un errore di valutazione. Non manca tuttavia il rovescio della medaglia, che riguarda la disponibilità dello strumento: la Var sarà infatti disponibile esclusivamente su 5 campi. Si tratta dell’Arthur Ashe, il Louis Armstrong, il Grandstand, il Campo 5 e il Campo 17.
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