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Una morte al limite dell’incredibile. Il mondo del basket Nba è stato scosso dalla notizia dell’uccisione di Bryce Dejean-Jones, guardia dei New Orleans Pelicans. Il giocatore è stato freddato da un colpo di pistola a Dallas. Le cause sono ancora tutte da chiarire, ma sembrerebbe che il cestista abbia tentato di forzare la porta di un appartamento per uno spiacevole equivoco. Dejean-Jones, infatti, si sarebbe recato a trovare la madre di sua figlia (che aveva appena compiuto un anno), ma avrebbe confuso pianerottolo, cercando di entrare nell’appartamento sbagliato.
A quel punto, il proprietario di casa, sentendosi minacciato, avrebbe aperto il fuoco sul ventitreenne giocatore di basket, facendo leva sulla legittima difesa che, in Texas, permette di colpire chi minacci la proprietà privata. Dejean-Jones è morto dopo un’inutile corsa in ospedale. “E’ con enorme tristezza che annunciamo la morte brutale di Bryce Dejean-Jones” – ha annunciato in una nota ufficiale la squadra – “Siamo sconvolti per la perdita di un ragazzo che aveva un futuro brillante davanti a lui”.
Dejean-Jones a febbraio aveva firmato un contratto triennale con i New Orleans Pelicans: aveva giocato quattordici partite questa stagione con una media di 5,6 punti, 3,4 rimbalzi, 1,1 passaggi decisivi e 19,9 minuti. La sua stagione si era interrotta per una frattura alla mano destra che aveva reso necessario un intervento chirurgico. Il numero uno della NBA, Adam Silver, ha espresso in un comunicato il suo cordoglio per l’accaduto: “Bryce era stato fonte di ispirazione per molte persone con il suo percorso e la sua perseveranza”.