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Jannik Sinner affronterà Alexander Zverev agli ottavi di finale dello US Open 2023. Il tedesco, che non incrocia la racchetta con il numero uno italiano da oltre un anno, in questo torneo ha rimesso in mostra la propria condizione migliore, diventando un avversario decisamente temibile. Tra i due contendenti non c’è mai stato un rapporto idilliaco in campo: da ricordare soprattutto la semifinale di Colonia nel 2020, quando si verificò qualche screzio. L’ultimo precedente risale allo scorso anno, ai quarti di Montecarlo, quando ad avere la meglio fu ancora una volta Zverev, in vantaggio negli scontri diretti per 3-1 (l’unica vittoria dell’azzurro fu la sorprendente impresa degli ottavi al Roland Garros 2020). Oggi, però, è Sinner a partire favorito: lo dice la classifica, lo dicono i risultati della stagione.
Eppure, per Jannik, questa posizione potrebbe portare a più di qualche trappola. Sarà una partita fondamentale per entrambi, che porterà in dotazione punti fondamentali per le Finals di Torino e, soprattutto, potrebbe proiettare l’italiano in top 5. Forse l’ottavo di finale più difficile nel tabellone dello Slam americano di quest’anno: un incontro esaltante che mette di fronte un giovane campione in cerca di affermazione a un avversario che sembra aver messo da parte il bruttissimo infortunio dello scorso anno e, non dimentichiamolo, è il campione olimpico in carica.
Il percorso verso gli ottavi
Quello di Zverev è stato un cammino che poteva nascondere delle insidie, ma il tedesco è riuscito a dimostrare la propria superiorità in campo. Con Vukic al primo turno non c’è stata partita, mentre diversa è stata la storia con Altmaier al secondo, in un derby che Zverev sembrava avere in pugno dall’inizio, ma ha dovuto gestire non senza fatica. La vera dimostrazione di forza, però, c’è stata contro Grigor Dimitrov: il bulgaro ha giocato a livelli altissimi per due set, mettendo ancora in mostra la splendida condizione con cui sta vivendo il suo 2023 e con cui è tornato meritatamente tra i primi venti tennisti al mondo. Dal terzo set il tedesco è salito inesorabilmente, aumentando il peso dei colpi e demolendo le residue difese dell’avversario. La partita si è decisa nell’estenuante tie-break del secondo set, in cui Zverev ha giocato con una mentalità glaciale e ha messo in difficoltà Dimitrov giocando in spinta con continuità .
Sinner, dal canto suo, non ha faticato molto nelle prime due sfide contro Hanfmann e Sonego, nonostante le difficoltà che gli avversari sembravano poter creare e i pericoli che si potevano nascondere dietro alla condizione di favorito. Ha lasciato appena quindici game in sei set ai rivali, dominando il campo e giocando colpi spaventosi, soprattutto con il dritto. Nel terzo turno contro Wawrinka è mancata un po’ la mentalità che aveva contraddistinto i match precedenti: Sinner è apparso meno sicuro, meno dominante e più succube del momento. È vero, Wawrinka non è mai un avversario semplice, ma negli scontri diretti precedenti a questo torneo l’italiano è sembrato gestirlo con meno fatica. Non si è trattato di una prestazione grigia, sia chiaro, però il Sinner degli ultimi set contro lo svizzero non era tranquillo; ci auguriamo che possa ritornare quello dei primi turni.
Le chiavi dell’incontro
Con trentacinque ace messi a segno finora nel torneo, l’arma in più di Zverev sarà senz’altro il servizio. Il tedesco visto allo US Open è quello che avevamo lasciato prima del dramma al Roland Garros 2022: spinge, a tutta, spesso. Si trova di fronte un avversario che è cresciuto molto dall’ultimo confronto e che fa della risposta la sua arma principale. Però, per Sinner, potrebbe non bastare. Occorrerà variare il ritmo degli scambi, per non trovarsi impelagati in lunghi turni che potrebbero essere decisi da un errore dettato dalla fretta. L’altoatesino aveva messo a referto 22 non forzati contro Hanfmann e 15 contro Sonego. Nella sfida con Wawrinka, la statistica è salita oltre i 60. Una cifra alta, troppo, soprattutto contro Zverev che, con il suo gioco, entra nelle crepe del tennis avversario e scardina le certezze di chi ha di fronte. Dunque, per Jannik, sarà decisiva l’attitudine: la voglia di vincere questa partita e di dimostrare, a sé stesso prima che a noi, che in questo momento è capace di esprimere un livello di tennis superiore a quello di Zverev. Non sarà semplice, ma dovrà crederci.
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