A Flushing Meadows si apre il sipario sui sedicesimi di finale, quello che per molti è considerato l’ultimo scoglio prima di poter finalmente dire di essere arrivati nella fatidica ‘seconda settimana di uno Slam’. Non è certamente il caso di Novak Djokovic, per il quale il terzo turno è sempre stata una routiné come tante altre nel corso della carriera. Il serbo, che alla fine del torneo riconquisterà a prescindere la prima posizione del ranking mondiale, ha avuto un sorteggio che di certo non è stato tra i peggiori e l’uscita anche di Auger-Aliassime all’esordio non ha fatto altro che aprire ancora di più questa zona. Oggi il derby contro l’amico Laslo Djere contro il quale obiettivamente non dovrebbe avere troppi problemi, poi un eventuale ottavo contro il vincente di Gojo-Vesely. Insomma, salvo clamorose (ma davvero clamorose) sorprese, strada in discesa per ‘Nole’.
Quella bassa è una parte di tabellone in cui sono riposte molte delle speranze del tennis made in USA di arrivare fino in fondo e al momento i ragazzi a stelle e strisce non hanno deluso. In questo terzo turno, però, le cose non dovrebbero essere così semplici. La testa di serie n°10 e semifinalista della passata edizione Frances Tiafoe, dovrà vedersela contro un vecchio lupo come Adrian Mannarino, tornato tra i primi 25 della classifica ATP e in grado sempre di creare problemi a quasi chiunque con il suo tennis molto vario e particolare. Tommy Paul ha rischiato un po’, recuperando dues et di svantaggio contro Safiullin, e ora si ritrova di fronte un altro ‘cavallo pazzo’ come Alejandro Davidovich Fokina. Lo stesso si può dire dell’avversario di Ben Shelton, il quale affronta un Aslan Karatsev che dall’oggi al domani ti può tirare fuori la prestazione dell’anno che non ti lascia scampo. Infine, c’è Taylor Fritz che darà vita ad un incontro sulla carta davvero molto intrigante contro il giovane talento ceco Mensik. Il classe ’05, partito dalle qualificazioni (in cui ha sconfitto Fabio Fognini al primo round), e al debutto in uno Slam, ha subito dato prova di avere un livello già abbastanza alto da potersi spingere fino alle soglie di un ottavo major.
Chiudono il quadro degli incontri odierni i due che hanno messo a segno gli upset più importanti del turno precedente. Dominic Stricker, autore dell’eliminazione di Stefanos Tsitsipas, ha un talento enorme ma di certo non fa della resistenza fisica il suo forte. Bisognerà vedere, in un match tutto da giocare contro Benjamin Bonzi, come si sentirà dopo la lunga maratona giocata contro il greco. Per Zhang, che invece aveva estromesso dal torneo il finalista uscente Casper Ruud, ci sarà la wild card nipponica Hijikata. Di certo un’occasione enorme per entrambi i giocatori di raggiungere un ottavo a New York.
In campo femminile torna in campo la prima favorita della competizione Iga Swiatek, che affronterà una Kaja Juvan che come avevamo predetto al momento dell’accoppiamento contro Elisabetta Cocciaretto, è giocatrice che di certo non vale una posizione fuori dalle prime 100 del ranking mondiale. Dopo varie vicissitudini sta risalendo in fretta e – pur non avendo molte speranze di poter fare partita pari contro la polacca – si merita il palcoscenico importante. Dopo non aver giocato il secondo turno contro la Tomljanovic, la kazaka Elena Rybakina affronta invece Sorana Cirstea. L’altra grande speranza – oltre Jessica Pegula – risponde al nome di Coco Gauff, che affronterà Elise Mertens, con la belga che rappresenta sulla carta un avversario di quelli mai da prendere con le molle durante la prima settimana di un torneo Slam.
Promette spettacolo la sfida tra un talento abbacinante come quello di Karolina Muchova – finalmente entrata in top 10 nelle ultime settimane – e una delle giocatrici più divertenti del circuito in Taylor Townsend. Così come desta particolare attenzione la sfida tra due rientranti, ovvero Caroline Wozniacki e Jennifer Brady. La danese è tornata da quello che era un vero e proprio ritiro e ha dimostrato una volta di più contro Petra Kvitova di essersi tenuta in grande forma nel corso del tempo, mentre l’americana – molto sfortunata a infortunarsi nel momento più alto della sua carriera – è tornata anche lei a competere quest’estate dopo un anno e mezzo di stop circa.