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Tempo di ottavi di finale a New York, si entra nel vivo dell’ultimo Slam della stagione sotto le luci della Grande Mela e – secondo quanto riferito dai giocatori presenti – tra le ondate di marijuana per i campi di Flushing Meadows. Novak Djokovic, il grande favorito della parte bassa ha dovuto rimontare due set di svantaggio nel round precedente al connazionale Djere, ma alzi la mano chi ha creduto anche solo per un momento che quel match potesse finire con un esito diverso da quello che ha avuto. Nole dice di preferire le facili vittorie per tre set a zero, ma la sensazione che è – almeno saltuariamente – non disdegni di ritrovarsi in condizioni di difficoltà per entrare veramente nel torneo anche da un punto di vista mentale. Il tabellone ora gli consegna un Borna Gojo che dopo tanta gavetta a livello challenger riesce finalmente nell’exploit con il suo primo ottavo in uno Slam. Il croato di partite a Flushing Meadows ne ha vinte già sei tra qualificazioni e main draw, perdendo un solo set nel primo turno del tabellone cadetto contro Medjedovic.
Due giorni fa, nella presentazione degli incontri di terzo turno, ci eravamo soffermati sulle speranze Made in Usa in questa zona di tabellone. Due giorni dopo ci si ritrova nella medesima situazione. L’australiano di origine nipponiche Rinky Hijikata – capace di raggiungere gli ottavi in quello che è solamente il suo terzo Slam in tabellone – è l’unico che può evitare uno statunitense in semifinale. Quest’oggi dovrà vedersela contro il semifinalista dello scorso anno Frances Tiafoe, quest’ultimo bravo ad imporsi in quattro set su un ostacolo sempre molto insidioso come Mannarino ai sedicesimi. Il nativo di Atlanta parte sulla carta con tutti i favori del pronostico e si candida per essere l’avversario del derby tra Tommy Paul e Ben Shelton, che si ripropone a distanza di otto mesi dagli Australian Open, questa volta un turno prima. A Melbourne a vincere fu Paul in quattro set e ad oggi pare più maturo e pronto sotto tutti i punti di vista per questi palcoscenici rispetto al giovane connazionale.
A chiudere il quadro degli incontri maschili l’americano con il ranking più alto, ovvero Taylor Fritz. La testa di serie numero 9 a dire il vero negli Slam – almeno fino ad oggi – non è quasi mai riuscito a dare il meglio di se. Lo scorso anno lasciò New York all’esordio dopo aver perso da Brandon Holt, quest’anno invece le cose sembrano andare decisamente meglio, con un cammino finora immacolato nei primi tre turni. Il match contro Stricker è senza dubbio molto interessante, l’elvetico sta mettendo in mostra tutto il talento che gli viene riconosciuto ormai già da qualche anno. Vedremo se le due maratone contro Tsitsipas e Bonzi presenteranno il conto.
Nel torneo femminile non si può non partire dalla favola di Caroline Wozniacki, che ad un mese di distanza dal suo ritorno sul circuito si prende già il lusso di eliminare una top-10, vincere anche il match successivo contro Jennifer Brady in rimonta e regalarsi un ottavo contro probabilmente la giocatrice più attesa di questo US Open. La pressione è sulle spalle di Coco Gauff, che è sembrata in grado di gestirla piuttosto bene. In palio, una probabile sfida contro la numero uno del mondo Iga Swiatek, al solito dominante nei primi turni di un evento major. Vedremo se Jelena Ostapenko, una di quelle giocatrici che in giornata possono essere decisamente pericolose, sarà in grado di darle filo da torcere.
Sorana Cirstea è reduce dalla bella vittoria su un’Elena Rybakina chiaramente in down da un punto di visita fisico negli ultimi mesi dopo una prima parte di stagione strabiliante. Incredibile la carriera della romena, che dall’ormai lontano 2008 ad oggi ha giocato tutti i tornei dello Slam tranne quattro a cavallo tra il 2015 e il 2016. Un solo quarto di finale, raggiunto nel 2009 e da allora solamente altre tre volte è riuscita ad arrivare negli ottavi. Riproverà , quindi, a raggiungere il traguardo delle prime otto contro una Belinda Bencic favorita, ma mai troppo costante nell’ultimo anno.
A completare il tutto un altro incontro che desta particolare interesse. Karolina Muchova dopo l’exploit di Parigi si è consolidata ad alti livelli e questa è una notizia che non può che far piacere, considerato il meraviglioso tennis che è in grado di esprimere. Di fronte troverà Xinyu Wang, una delle due cinesi riuscite a raggiungere gli ottavi in questo torneo. Entrambe giovani, lei classe ’01 e Zheng Qinwen del ’02, per un tennis cinese che – anche con Yibing Wu, Zhizhen Zhang e Juncheng Shang al maschile – punta a rendersi protagonista a un decennio di distanza dai fasti di Li Na.
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