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Matteo Arnaldi esce a testa altissima dall’Arthur Ashe dopo la sconfitta in ottavi di finale agli US Open contro Carlos Alcaraz, ma in conferenza stampa non si ritiene particolarmente soddisfatto: “Non vedevo l’ora di giocare questa partita. Sono entrato e ho cercato di essere me stesso fin dai primi game. Credo di esserci riuscito, stavo bene e alla fine l’avversario, lo stadio, la folla non hanno avuto un grande impatto a livello psicologico“, spiega.
“Non ho giocato la mia migliore partita ma non era facile giocarla – analizza il tennista sanremese – . Non mi vedo così lontano ma ancora un po’ di differenza c’è e oggi si è visto nei momenti più importanti. Durante il set non credo si sia visto un gran divario ma nei momenti delicati, nell’ultimo game e quando l’ho brekkato si è vista la differenza. Io invece in quei momenti ho commesso qualche errore di troppo, questa è stata la chiave. Come accade a me quando affronto giocatori di classifica più bassa, oggi lui lo ha fatto con me”.
Arnaldi nonostante l’avversario è sceso in campo con un sol obiettivo, quello di vincere. Un atteggiamento che spiega bene il perché della sua repentina ascesa in classifica: “Non avevo altri obiettivi sinceramente, sapevo sarebbe stato un match complicato e che avrei dovuto giocare il mio miglior tennis. Mi spiace non essere riuscito ad esprimermi al 100 % ma io sono sceso in campo con il solo obiettivo di vincere e godermi la partita. Giocare su questo campo era uno degli obiettivi della stagione, non era facile e a inizio anno ero molto lontano dal realizzarlo… per questo motivo sono contento di quello che ho fatto. Mi pongo sempre obiettivi molto ambiziosi e non vedo l’ora di tornare in campo. D’ora in poi per me non saranno più delle prime volte e spero di riuscire a gestirle meglio; conta il lavoro e quello che faccio ogni giorno con il mio team, abbiamo fatto dei grandi passi avanti”.
Il miglior torneo dello Slam della sua giovane carriera merita una dedica speciale: “Al mio team e alle persone che mi sono sempre vicine. E alla mia ragazza in modo particolare; Mia ha viaggiato tanto con me in questa stagione e anche per lei non è stato facile”.
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