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Stefano Pioli parla ai microfoni di Sky dopo la partita tra Udinese e Milan, partendo dai cori razzisti a Maignan: “Era deluso per ciò che è successo, ma sono fiero di allenare una persona rispettosa, corretta e orgogliosa come Mike. È ora di smetterla di sentire certe cose dallo stadio“. Sulla centesima vittoria in Serie A sulla panchina rossonera: “Nel primo tempo dovevamo fare qualche gol in più, poi dal niente abbiamo subito due gol ma abbiamo avuto il merito di crederci. Sapevamo che non sarebbe stata semplice ma l’abbiamo interpretata bene e siamo stati bravi. Non pensiamo ad aprile-maggio, dobbiamo vincere tante partite perché vogliamo essere protagonisti. Ma dobbiamo pensare a noi stessi, preparando al meglio ogni partita“. Su Leao: “Non credo che la crescita tecnica e tattica sia terminata. I numeri dicono che è diventato il giocatore più associativo. Abbiamo cambiato il modo di giocare, gli spazi per Rafa sono minori e sta imparando a muoversi in spazi meno stretti e darci soluzioni. Certo, vorrebbe segnare ma prima di tutto c’è il bene della squadra“. Sulle partite degli ultimi mesi: “Negli scontri diretti siamo stati meno performanti. Dopo la seconda sosta abbiamo perso punti ma ora stiamo crescendo e queste vittoria devono darci più fiducia e convinzione, cercando di fare più punti dell’anno scorso e cercare di fare qualcosa in più“.
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