Andrey Rublev vuole voltare pagina dopo la cocente delusione di Wimbledon e un ritorno sulla terra tutt’altro che entusiasmante a Bastad. Il russo torna in campo nell’Atp di Umago e cerca di mettersi alle spalle una serie di preoccupanti scatti di rabbia, in alcuni casi culminati con racchettate sul proprio corpo. “Può sembrare strano, ma mi ha aiutato Safin – rivela Rublev – In qualche modo ci siamo messi contatti e abbiamo avuto una chiacchierata importante. Ora va meglio e devo ringraziarlo”. In molti ricorderanno il comportamento di Safin, tutt’altro che irreprensibile in campo ma dotato di un enorme talento tennistico. “Il problema non era nel mio tennis, ma nella mia testa”, ha infine ammesso Rublev.