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Intervistata dal The Sunday Times, Emma Raducanu ha toccato vari temi, tra cui com’è cambiata la sua carriera dopo la vittoria degli US Open 2021: “Quando ho vinto ero una giovane e ingenua, quindi sono dovuta crescere molto in fretta. In questi anni ho capito che il circuito non è un bel posto, è pieno di squali. Credo che molte persone, specialmente perché sono giovane, mi vedano come un salvadanaio. La cosa migliore è circondarti di poche persone giuste“.
Raducanu ha poi proseguito: “Ogni volta che perdevo un match ero depressa, sentivo la pressione di dover vincere mentre la gente non aveva idea di cosa stesse accadendo. E’ normale che una ragazza di 19-20 anni come me commetta errori, ma quando sbagli davanti a tutti diventa più difficile: il circuito Wta è brutale in questo. A volte penso che vorrei non aver mai vinto gli US Open“.
“Al momento non riesco nemmeno ad aprire bottiglie o cose del genere a causa dei miei polsi. Stavo lottando con il dolore fisico, ma anche quello mentale era molto difficile per me” ha aggiunto la giocatrice britannica, operata ai polsi e alle caviglie. Infine, un aneddoto sull’incontro con Re Carlo III: “Mi chiese se avessi trovato un allenatore (Raducanu ne ha cambiati tantissimi negli ultimi anni, ndr). Io ho cominciato a ridere e gli ho detto qualcosa tipo ‘Bella battura’. Ricordo di aver pensato ‘Mi sento onorata del fatto che il re lo sappia’“.
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