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Il tennista Novak Djokovic ha espresso parole di supporto per l’amico Boris Becker, campione a Wimbledon nel 1985, condannato al carcere la scorsa settimana dopo essere stato ritenuto colpevole di quattro accuse relative a violazioni della legge sull’insolvenza nel Regno Unito. Nel 2017, il 54enne ex atleta ha dichiarato bancarotta, ma è stato scoperto che aveva beni e prestiti nascosti per evitare di pagare i suoi debiti, che ammontavano a circa 50 milioni di sterline (63 milioni di dollari). Ecco le parole di Djokovic: “Il mio cuore è spezzato per lui. È un amico, un amico di lunga data, è stato un allenatore per tre, quattro anni. Qualcuno che considero vicino nella mia vita, che ha contribuito molto al mio successo nella mia carriera. Ho il cuore spezzato. Non so cosa dire di più. Non voglio entrare nei dettagli del verdetto, perché non sono nella posizione di farlo, ma come suo amico, sono molto triste per lui e non c’è molto da dire. Spero solo che attraversi questo periodo in cui deve essere in prigione e che quando uscirà sarà in grado di vivere la sua vita come, non so se è possibile dire normale, perché è così per chiunque vada in prigione, specialmente per così tanto tempo. Quindi non so come andranno le cose per lui. Prego solo per lui. Spero che le cose andranno bene in termini di salute, salute mentale, perché probabilmente sarà la parte più difficile”.
Al contrario però, l’ex numero uno del mondo Andy Murray, tuttavia, ha dimostrato poca simpatia proprio per Becker. “Mi dispiace che sia in quella situazione, ma mi dispiace anche per le persone che sono state influenzate dalle sue decisioni e per quello che è successo loro. Spero che stia bene e che impari dai suoi errori. Ma non ho avuto una particolare emozione al riguardo”.
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