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Pochi giorni dopo aver conquistato il settimo titolo a Wimbledon, Novak Djokovic si è recato in Bosnia. Il serbo ha disputato un match d’esibizione insieme ai colleghi Ivan Dodig, Aljaz Bedene e Aldin Setkic per inaugurare dei campi da tennis in un luogo particolare. Si tratta infatti del parco archeologico di Visoko, cittadina nei dintorni di Sarajevo, che ospiterebbe una piramide. Per Nole si tratta di un posto speciale in quanto gli permette di ricaricarsi grazie ai cosiddetti “tunnel energetici”, non a caso spesso vi si reca con la famiglia o anche da solo. “A mio avviso è uno dei luoghi più potenti della Terra sul piano energetico. In questo parco e nei tunnel è presente una fonte dalla quale beviamo tutti, ognuno sente l’energia a modo suo. Ogni volta che vengo qui, è come se ogni istante mi riempisse di forza per le sfide della vita” ha spiegato Djokovic. Infine, l’ex numero uno del mondo ha parlato del futuro della stagione: “Mi auguro di poter entrare negli Stati Uniti e giocare i tornei, ma purtroppo non c’è molto tempo. Tutti sanno che non dipende da me e non voglio seguire i consigli di alcune persone (di vaccinarsi, ndr). La speranza è che arrivino buone notizie; se così non dovesse essere, mi allenerò e giocherò dovunque mi permetteranno di farlo“.
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