E un bel momento per il tennis italiano che ha riscoperto dopo tantissimo tempo cosa possa significare portare a casa e conquistare una Coppa Davis. Il numero uno della Federazione Italiana di tennis, Binaghi, ha parlato del movimento e degli eroi della Davis, non dimenticando però chi in passato ha fatto benissimo come Fognini.
Le parole di Binaghi a Reggio Emilia: “Credo, ed è stato il mio primo pensiero dopo la vittoria della Davis, che il capitano e soprattutto la Federazione non debbano perdere un aspetto fondamentale che è il senso della riconoscenza. A Fabio Fognini è andato il mio primo pensiero dopo la vittoria. o sono più vecchio di Sinner e anche di Volandri e ho vissuto almeno 20-23 anni di passione con questa Coppa Davis in giro per i campi del mondo. E io non dimentico quello che Fabio Fognini ha fatto tante volte, con compagni di squadra più modesti rispetto a Sinner e Berrettini e ha avuto delle prestazioni al limite dell’eroismo per la Coppa Davis, ha combattuto in campi avversi, con arene che facevano il tifo contro, con avversari di grande valore e ha vinto match incredibili, dando lustro alla nostra nazionale e alla Federazione, riuscendo a tenerla a galla e fargli fare ottimi risultati“.
E ancora: “La cosa più importante è che lui abbia vinto nella stessa settimana un ottimo challenge in Spagna, che gli permette di arrivare di nuovo a ridosso dei primi 100. Credo che questo fosse il suo obiettivo; significa entrare negli Slam in tabellone. A una certa età è un passaggio importante. Uno degli obiettivi è che lui continui come fanno Djokovic, Monfils, che hanno la sua stessa età, perché in questo momento la festa è di tutti, quindi anche sua, ma soprattutto c’è bisogno di tutti perché il tennis possa continuare a crescere e dare soddisfazioni nei prossimi anni a tutti i nostri appassionati“.