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L’assistente Ciro Carbone, in occasione della festa per il centenario della sezione di Napoli, parla a Sky Sport del tacchetto fuori gioco di Kean nella partita tra Juventus e Verona: “L’introduzione del fuorigioco semiautomatico certifica situazioni di millesimo, è successo anche nella gara dove ero presente io, dove non ho visto il fuorigioco di un tacchetto. Viviamo tutto con grandissima serenità. Come la prende un assistente? Quando ci dicono, durante la partita, che c’è da fare un overrule per fuorigioco non viene riferito di quanto sia in fuorigioco la posizione, hai un feeling con il campo, pensi sia di poco, ma potrebbe essere anche un errore grosso. Poi quando a fine partita vedi un tacchetto allora ti puoi sentire anche orgoglioso di non averlo visto, sei umano ed è comprensibile. Il fuorigioco semiautomatico è un finto problema, nel senso che il ruolo dell’assistente oggi diventa sempre più moderno, è un collaboratore dell’arbitro. C’è una grande team work, in tante situazioni si ragiona insieme, sulle ammonizioni, sui falli. L’arbitro è il leader, ma c’è una collaborazione e spesso l’assistente non è visibile“.
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