[the_ad id=”445341″]
“L’Inter prosegue sull’abbrivio della finale di Champions della scorsa stagione. Si è vista in queste giornate di campionato una grande squadra, convinta delle proprie forze. Lo dimostra il fatto che fin qui non ha subito alcun gol. La sorpresa è il Milan: l’ultima gara ha dimostrato di essere squadra. Ha giocatori di qualità e di forza e mi sembra molto più compatta. La Juventus è ancora un ibrido. A questa squadra manca un po’ di personalità e un po’ di qualità. Ieri con Pogba e Rabiot in campo si è visto qualcosa in più. Il Napoli non gioca più come lo scorso anno. Mi è sembrato che abbia perso quella determinazione che aveva lo scorso campionato. Adesso mi pare che faccia girare la palla un po’ più lentamente”. Così Fabio Capello, ai microfoni di Radio anch’io sport su Radio Rai, commenta quanto visto in queste prime tre giornate di Serie A. “Su chi scommetterei? Io dico Inter, soprattutto per l’organico complessivo: quello nerazzurro lo preferisco a quello del Milan. Questo Napoli, invece, ripeto, non è quello dello scorso anno”, ha aggiunto l’ex allenatore di Milan, Juve e Roma.
Poi, ovviamente, di Nazionale: “Mancini ha fatto un grosso errore. Ha accusato il presidente federale e si è arrampicato sugli specchi. Invece doveva dire chiaramente ‘ho ricevuto una richiesta alla quale non posso dire di no’ e, quindi, dare le dimissioni. Sono contento dell’arrivo di Spalletti in Nazionale. Ci voleva un po’ di pazzia per prender così la Nazionale, in corsa. E Spalletti è un po’ pazzo: l’emozione è tanta e la voglia altrettanto. E’ stata una bella scelta di Gravina: è un allenatore ispirato e sa dove vuole portare le sue squadre”, ha aggiunto Capello.
Infine, sulla Roma: “E’ sorprendente il fatto che abbia preso fin qui tanti gol. Anzitutto ha perso un grande giocatore, ovvero Matic. Questa è una delle prime cose che deve aggiustare. In avanti, senza la fantasia di Dybala ha poca qualità. Contro il Milan, quando è entrato, il più pericoloso è stato Spinazzola. Comunque deve ritrovare il centrocampo. Mourinho? Non molla di certo: lui è uno che non mollerà mai. Lukaku come Batistuta? Le qualità sono diverse. Il belga è un giocatore che si muove tanto e può essere importante, soprattutto quando ci sarà Dybala. Il paragone con Batistuta però non esiste: l’argentino aveva qualità balistiche rare”.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]