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“Il mercato delle scommesse oggi è libero, non ci sono più ostaggi, abbiamo spezzato le catene. L’ha ribadito l’Antitrust e dovrebbe essere un fatto positivo anche per l’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Alcuni contratti che circolano sono nulli o quantomeno annullabili: l’amministrazione deve intervenire per rimuovere gli ostacoli e permettere a tutti i gestori di partecipare liberamente alla procedura di selezione per l’affidamento in concessione della raccolta dei giochi pubblici. Altrimenti mi troverò costretto ad impugnare la gara”. Questo il monito lanciato dal presidente dell’Associazione Giochi e Scommesse (A.GI.SCO), Francesco Ginestra, nella lettera indirizzata oggi all’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm).
Una richiesta partita per la prima volta nel 2013 e rafforzata dal parere espresso lo scorso 16 settembre dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), interpellata proprio dall’A.GI.SCO. stante il silenzio dell’Adm. In accordo con quanto segnalato dal presidente Ginestra, l’Antitrust ha sottolineato come vadano rimosse le clausole che, “estendendo la durata del rapporto contrattuale tra concessionario e gestore oltre il periodo di vigenza dell’attuale concessione, rischiano sia di impedire la partecipazione alla futura procedura concorsuale di un elevato numero di gestori in grado potenzialmente di esercitare, al margine, una concorrenza anche sensibile in sede di gara, sia di ostacolare la mobilità dei gestori a valle della gara”. Ricevendo il parere ricevuto dall’Antitrust, l’Adm ha invitato, con una nota dello scorso 13 ottobre, tutti i concessionari scommesse a “non stipulare, con i propri gestori dei negozi, contratti la cui durata sia superiore a quella delle concessioni” e al contempo ad “attenersi alle disposizioni convenzionali in materia al fine di garantire il rispetto dei principi fondamentali che ispirano l’attività di raccolta dei giochi pubblici”.
Ma per l’A.GI.SCO. questa nota non è sufficiente: “Non basta dirlo a parole – ha sottolineato Ginestra – bisogna controllare le clausole. L’Adm deve intervenire affinché i contratti non proseguano automaticamente dopo la data di scadenza della concessione e non abbiano il rinnovo automatico, perché queste clausole limitano sia l’eventuale partecipazione al futuro bando scommesse sia la possibilità di valutare le offerte di gestione di tutti i concessionari”. L’A.GI.SCO. ha dunque scritto nuovamente all’Agenzia delle dogane e dei monopoli per richiederne l’intervento a rimozione delle suddette clausole, che “possono rappresentare motivi di discriminazione dei gestori” e dunque portare “all’annullamento del bando”, ha concluso Ginestra.
L’INTERVISTA VIDEO AL PRESIDENTE GINESTRA