Nel weekend appena trascorso, sono stati numerosi gli italiani impegnati nelle gare di coppa del mondo nelle discipline olimpiche invernali. Vi abbiamo già ampiamente parlato dei risultati dello sci alpino a Kitzbuehel e Cortina e del biathlon ad Anterselva; vi diamo ora resoconto dei risultati dello snowboard e dello sci di fondo.
Lo sci di fondo ha fatto tappa nella consueta cittadina di Nove Mesto in Repubblica Ceca, con sia al maschile che al femminile una gara sulla distanza in tecnica libera ed una staffetta. La prima gara è stata la 10km TL, che ha visto trionfare, nemmeno a dirlo, la minuta ma quasi imbattibile Therese Johaug, che ha superato di poco meno di 5 secondi la connazionale Astrid Jacobsen. Caso ormai raro, ma il dominio scandinavo viene interrotto dal terzo posto di Jessica Diggins, americana, a soli 9.3 secondi dalla testa. La 24enne americana, peraltro, conquista il primo podio in carriera sulla distanza.
Le italiane non si sono distinte per i risultati. L’unica azzurra a punti è Ilaria Debertolis, classificatasi al 26esimo posto. Poco fuori dalle trenta le giovani Giulia Stuerz e Lucia Scardoni, mentre Virginia de Martin Topranin ha chiuso al 40esimo posto, sia per la tecnica libera a lei meno congeniale sia perché ancora in recupero dalle soddisfacenti fatiche del Tour de Ski.
La stessa gara al maschile, sulla distanza dei 15km, ha visto sul gradino più alto del podio il francese Maurice Magnificat, che ha preceduto il leader incontrastato di stagione Martin Sundby di 10.8 secondi. A 13 secondi il terzo posto di Sergey Ustiugov.
Anche in questo caso poche soddisfazioni azzurre. Il migliore è stato il veterano Roland Clara, al 25esimo posto della classifica. Più indietro i due giovani che ben si son distinti nelle ultime gare ed anche al Tour de Ski, Francesco De Fabiani e Giandomenico Salvadori, attorno alla 35esima posizione ed a soli 10 secondi circa dalla zona punti.
Nelle classifiche generali, Sundby e Johaug continuano a dominare incostrati.
Nelle due staffette (4x5km al femminile e 4×7.5km al maschile), inutile sottolineare le vittorie per entrambi i generi per la Norvegia, che soprattutto al femminile ha distrutto la concorrenza (Stati Uniti e Finlandia lontane al secondo ed al terzo posto, sesta l’Italia). Solo la Russia al maschile è riuscita a stare in scia ai norvegesi, fino a chiudere al secondo posto finale a 6 secondi. Ma nella staffetta al maschile arriva un prezioso terzo posto per la nostra squadra azzurra: bravi Dietmar Noeckler, De Fabiani e Clara a restare in scia dei migliori nelle prime tre frazioni, e bravissimo Federico Pellegrino a vincere poi la volata a cinque per il bronzo.
Passiamo allo snowboard ed alle gare di Feldberg per lo snowboardcross e di Rogla per gli slalom giganti paralleli.
Benissimo al femminile nello snowboardcross la nostra 20enne Michela Moioli, che chiude al secondo posto la prima gara ed al terzo quella del giorno successivo, dimostrandosi ancora una volta una delle migliori al mondo in questa specialità. La gara del sabato ha visto trionfare la ceca Eva Samkova, mentre quella della domenica ha visto una doppietta francese: prima Nelly Moenne Loccoz e seconda Chloe Trespeuch. Peggio è andata a Raffaella Brutto, 18esima prima e 21esima poi. La Moioli è ora seconda in classifica di specialità, dietro alla Moenne Loccoz.
Buoni risultati italiani sono arrivati anche al maschile. Nelle due gare che hanno visto Nicolay Olyunin e Pierre Vaultier scambiarsi i primi due posti, il miglior azzurro è stato in entrambi i casi Omar Visintin, prima nono e poi decimo. Piazzamenti invece per Luca Matteotti: decimo il primo giorno e 17esimo il secondo. Visintin è al decimo posto della classifica di specialità.
A Rogla invece si è corsa un’altra specialità, un gigante parallelo. Al femminile, vittoria per Esther Ledecka, secondo posto per la francese Marion Krenier e chiude il podio Ekaterina Tudegesheva. Solo 22esima la prima azzurra Nadya Ochner. In classifica generale dominano la Ledecka e la Tudegesheva.
Molto meglio per l’Italia è invece andata al maschile, seppur senza atleti sul podio. Vince Andrey Sobolev, davanti a Radoslav Yankov e Vic Wild. Quinto Roland Fischnaller e settimo Edwin Coratti, entro i primi venti anche Mirko Felicetti, Maurizio Bormolini, Christof Mick ed Aaron March. In generale domina Yankov davanti ad un gruppo di 5 atleti guidati da Sobolev, seguito da Felicetti, Mick, Fischnaller e Bormolini.