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Scherma, Grand Prix FIE Torino: Alessio Foconi trionfa nel fioretto

Alessio Foconi, Grand Prix Torino 2016, foto Augusto Bizzi/Federscherma

Primo successo in carriera per Alessio Foconi: sulle pedane di Torino, l’azzurro trionfa nel Grand Prix FIE di fioretto maschile svoltosi al PalaRuffini, valido come Trofeo “Inalpi” 2016.

L’atleta ternano, già oro ai Giochi Europei di Baku2015 ed il cui migliore risultato in carriera era stato il secondo posto ottenuto a Il Cairo nella prova d’esordio stagionale, raccoglie gli applausi dell’entusiasta pubblico torinese al termine della finalissima che lo porta sul gradino più alto del podio e che lo ha visto superare col netto punteggio di 15-7 l’argento olimpico di Rio2016, lo statunitense Alexander Massialas.

Sono al settimo cielo – dichiara a caldo l’azzurro -. Volevo vincere ed essere riuscito a farlo proprio sulle pedane di Torino è una soddisfazione ancora maggiore. E’ un momento particolare in cui bisogna lavorare a testa bassa e tirare fuori tutto ciò che si ha in corpo. Il secondo posto de Il Cairo mi ha motivato ed adesso eccomi qui a festeggiare al meglio il prossimo Natale. Devo dire grazie al CT Andrea Cipressa, al mio maestro Fabrizio Romagnoli ed al maestro Giulio Tomassini a cui devo tanto, oltre che all’Aeronautica Militare ed al Circolo Scherma Terni“.

Alessio Foconi era giunto alla finalissima dopo aver sconfitto in semifinale il francese Enzo Lefort per 15-9, dando seguito al successo ottenuto ai quarti contro il bronzo olimpico di Rio2016, il russo Timur Safin, col punteggio di 15-10. Nel suo percorso di gara, l’atleta di Terni, aveva iniziato vincendo per 15-9 contro il francese Jeremy Cadot, proseguendo poi avendo la meglio, anche in questo caso per 15-9, sull’ucraino Pogrebniak. Nel turno dei 16 si è poi aggiudicato, col punteggio di 15-10, il derby azzurro contro Giorgio Avola, prima della sfida dei quarti di finale contro il russo Safin.

Podio sfiorato invece sia per Andrea Cassarà che Valerio Aspromonte.

Il primo, dopo aver esordito col successo contro il polacco Rzadkowski per 15-9, ha superato due avversari ostici: dapprima il russo Alexey Cheremisinov per 15-8 e poi lo statunitense Race Imboden col punteggio di 15-14. A fermare la sua corsa è però giunto il sorprendente sudcoreano Hyogon Kim che ha sconfitto l’azzurro per 15-12.

Valerio Aspromonte, al rientro in una competizione internazionale dopo i problemi di salute che lo hanno afflitto nel periodo estivo, è stato sconfitto dal francese Enzo Lefort per 15-7, nel turno dei quarti di finale, al quale era approdato dopo aver conquistato il pass per il tabellone principale nella giornata di venerdi ed aver superato nell’ordine il sudcoreano Sungwoon Hong per 15-9, il plurititolato tedesco Peter Joppich per 15-11 ed il francese Erwan Le Pechoux per 15-13.

Si sono fermati invece nel tabellone dei 16, oltre a Giorgio Avola, sconfitto nel derby azzurro da Alessio Foconi, anche Lorenzo Nista, sconfitto 15-9 dal leader del ranking mondiale, lo statunitense Alexander Massialas, ed il campione olimpico di Rio2016, Daniele Garozzo. Per l’olimpionico azzurro la sconfitta è giunta ad opera del francese Enzo Lefort che lo ha superato col punteggio di 15-9.

Il transalpino, nel turno precedente aveva sconfitto l’altro italiano, Luca Simoncelli, col punteggio di 15-11. Stop nel turno dei 32 anche per Andrea Baldini, eliminato per mano dello statunitense Alexander Massialas, e per Tommaso Lari, superato 15-10 dal portacolori di Hong Kong, Cheung.

Erano usciti di scena nel primo assalto di giornata, Francesco Ingargiola, Damiano Rosatelli ed Alessandro Paroli, rispettivamente sconfitti nei derby da Giorgio Avola, Luca Simoncelli e Daniele Garozzo. Sconfitti anche Davide Filippi, eliminato dall’argento olimpico Alexander Massialas per 15-12, Guillaume Bianchi, fermato per 15-10 dal russo Komissarov e Marco Autuori superato 15-9 dal tedesco Benjamin Kleibrink. Avevano lasciano Torino invece dopo la prima giornata di gara Edoardo Luperi, Francesco Trani, Sebastiano Bicego, Filippo Guerra, Alessandro Maci e Tobia Biondo.

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