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“La partita è cambiata quando siamo rimasti in 10. Hanno fatto un gol su un rigore discutibile e poi con una autorete. Sugli episodi non siamo stati fortunati: l’espulsione è giusta perché abbiamo commesso un’ingenuità . La sensazione è che non avremmo mai preso gol in 11 e senza l’espulsione non l’avremmo persa“. Lo ha detto l’allenatore del Sassuolo, Alessio Dionisi, dopo la sconfitta per 2-1 contro la Roma, arrivata in rimonta al Mapei Stadium. Il tecnico neroverde neroverde si è soffermato anche sulle “scintille” con José Mourinho: “Sono abituato al mio fair play e alla mia educazione – ha detto a Dazn -. Nessuno dovrebbe permettersi di parlare dei giocatori altrui. Sento parlare a sproposito, siamo diciannovesimi per falli commessi, a differenza della squadra che avevamo davanti, che è una delle più fallose”. Il riferimento è al “suo” giocatore Domenico Berardi, criticato da Mourinho sia ieri che oggi. Nel post gara il tecnico portoghese ha detto che “per ricevere fair play è necessario darlo”, mentre secondo Dionisi: “Il fair play si fa a prescindere. Sono parole sbagliate: se c’è un giocatore fuori per infortunio la palla si restituisce. Se si fa diversamente, per me non vale la pena parlarne“. In questo caso il riferimento è a un episodio di oggi in cui la Roma non ha restituito il possesso della sfera ai neroverdi. Infine, a proposito della gara: “Volevamo giocare di più. Spesso abbiamo avuto delle situazioni in cui abbiamo sbagliato tecnicamente il primo controllo. I giocatori vanno accompagnati, come Laurientè, che è molto sensibile e che sta lavorando bene. Non riesce ad esprimersi per il potenziale che ha, ma lo tirerà fuori“.
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