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Il rapper napoletano Geolier, in gara a Sanremo, si è concesso ai microfoni del Corriere della Sera per raccontare i suoi obiettivi: “Quello che conta è essere primi nella vita, fare le cose per la famiglia. Se fai bene quello poi i numeri sono uno specchio che riflette. Cerco di portare con me chi non ha un lavoro o di darne uno meno pesante a chi ad esempio sta in fabbrica. E anche agli amici che devono badare alla loro famiglia. Provo anche a cambiare la vita a quei ragazzi che facevano cose per strada. Quando avevo 13 anni pagavo 30 euro l’ora per fare la mia musica: la mia struttura sarà gratuita per regalare l’opportunità di fare arte”. Sul debutto all’Ariston: “Sentivo il palco bruciare sotto i piedi, anzi me la facevo proprio sotto”. L’artista napoletano ha ricevuto gli auguri da: “Insigne, Siani, Donnarumma e degli Psicologi“. Infine: “La mia presenza qui è una fattore di cultura: portiamo Napoli e il rap. Per me conta questo. Restano le canzoni, non i nomi degli artisti“.
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