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Vittorio Sgarbi si è concesso ad un’intervista all’edizione milanese del Corriere della Sera, qui ha parlato anche dello Stadio San Siro. Ecco le sue parole: “San Siro? Ho parlato anche con Antonella Ranaldi, già sovrintendente a Milano. Cosa ha detto? Che alla fine ha prevalso il no al vincolo monumentale, ma che nel 2024 scatterà automaticamente perché sono passati 70 anni dall’ultimo intervento significativo sullo stadio che risale al 1954. Basta aspettare un anno e, anche se non facessi nulla, scatterebbe il vincolo. Vincolo relazionale? Chiederò al nuovo sovrintendente di lavorare in questa direzione. A quel punto la procedura va avanti al di là della mia delega specifica che in ogni caso non è mai stata una delega a fare il sovrintendente ma è la delega naturale della politica che dà degli indirizzi”.
E ancora: “In sintesi cos’ è il vincolo relazionale? Riguarda il significato storico, simbolico, memorialistico di un’opera. Lo riassumo in questa formula: nel 1995 -96 si realizza a Milano un monumento a Falcone e Borsellino. Appare visibilmente brutto, però non lo puoi abbattere perché il valore simbolico della memoria di Falcone e Borsellino è tale da non permetterti di distruggere una cosa anche non ben fatta». Che scambio? «Se fossi in lui mi dimenticherei dello stadio e mi concentrerei sulla ruota panoramica. Quando ero assessore ho tentato in ogni modo di fare la ruota panoramica a Milano e Sala che lavorava come direttore generale del Comune era d’accordo. La sovrintendenza ha sempre detto no. Adesso Ranaldi ha fatto fare la ruota a Firenze. Bellissima. Possibile che si possa fare nella città di Brunelleschi e non in quella di BBPR? Se Sala mi chiede di fare la ruota, do subito parere favorevole”.
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