Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di Serie A 2022/2023 contro la Sampdoria. Prima di cominciare, l’allenatore toscano ha voluto osservare un minuto di silenzio per ricordare Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic, condividendo poi un suo ricordo dell’ex attaccante italiano: “Il ricordo personale che ho di Vialli è nella stagione 85. Amichevole a Chiavari contro la Sampdoria, su un lancio mi trovai a correre su di lui. Fece 20 metri all’indietro per rialzarmi, fin da subito si vedeva la sua capacità di essere un leader. E’ stato tra i primi italiani ad affermarsi in Premier. Ricordo la sua competenza e la sua grandezza. Abbiamo imparato davvero molto da lui“.
Spalletti è poi tornato sulla sconfitta contro l’Inter “Cosa abbiamo imparato a Milano? Che avremmo potuto avere 8 punti di vantaggio contro i 5 che abbiamo. Una sconfitta ci può stare, ma non nascondo che ci girano le scatole. Non vogliamo accontentarci del vantaggio in classifica sulle altre. Contro la Sampdoria ci saranno 3 o 4 cambiamenti, non dovuti alla gara contro l’Inter ma già accordati in precedenza. Non possiamo essere contenti della sconfitta di San Siro, dobbiamo convivere col fatto che non possiamo permettersi una sconfitta neppure contro un avversario come l’Inter. Chi ci critica per la sconfitta la pensa come noi perché volevamo essere a +8 e non a +5“.
“Ricominciare contro avversari con caratteristiche simili è un fattore. Sia noi che loro abbiamo delle complicazioni. A Milano loro ci hanno dato spazio sui terzini ma noi non siamo stati abbastanza bravi a scavare dentro la loro difesa. Dovremo migliorare in vista delle prossime partite – ha aggiunto il tecnico dei partenopei, per poi soffermarsi sui singoli – Kim e Rrahmani hanno fatto una grande gara. Sul gol subito è stato bravo Dzeko, ma il difensore non ha colpe. Kvara è un giocatore di qualità e a mio avviso non ha fatto male contro l’Inter. Ha provato a scardinare lo spazio e si è preso la responsabilità di tirare. Deve ancora ritrovare totale confidenza con la partita. Spesso parte dalla fascia per accentrarsi. Raddoppi? Più facile portarli in mezzo al campo perciò li riceverebbe maggiormente lì. Lui però vuole proprio quel pezzo di campo“.