Il primo grande caldo estivo ha accolto i tantissimi podisti, provenienti dall’Italia ma anche dalla vicina Francia, che questa mattina a Robilante (Cuneo) hanno affrontato la terza edizione della “Sui percorsi di Marco Olmo”, competizione agonistica FIDAL a carattere internazionale di 15 km circa, con 900mt il dislivello positivo. La manifestazione è organizzata dall’ASD Podistica Valvermenagna per celebrare Marco Olmo, vincitore di ultramaratone in ogni parte del mondo e da sempre residente nella cittadina cuneese. La partenza della competizione, prevista alle 9.30 nella centrale piazza Regina Margherita, è stata preceduta da un breve discorso dello stesso Olmo che ha esortato i podisti, almeno quelli non impegnati nella lotta di vertice, a godersi le bellezze paesaggistiche della Valvermenagna.
La cronaca di gara racconta di una competizione particolarmente combattuta sia in campo maschile che femminile. Tra gli uomini, scattano subito al comando Simone Peyracchia (ASD Podistica Valle Varaita), Denis Capillo (San Remo Runners) e Lorenzo Becchio (ASD Pinerolo Atletica). Alla prima salita è Capillo a prendere un leggero vantaggio, che viene però ricucito da Peyracchia: il portacolori della ASD Podistica Valle Varaita sfrutta quindi le sue doti di discesista nel successivo tratto di gara e guadagna la testa della corsa, senza più cederla fino al termine. Questo l’ordine di arrivo sul traguardo di Robilante: primo Peyracchia in 1h12’12’’ (nuovo record della gara, ndr), secondo Capillo in 1h17’53’’ e terzo Becchio, che conclude la sua fatica in 1h19’21’’. Grande competizione e distacchi ridottissimi anche tra le donne, dove vince Eufemia Magro (ASD Dragonero, 1h24’17’’), che oltre ad essere la prima donna è anche 11° nella classifica assoluta, davanti aErika Ghelfi (ASD Gate-Cral INPS, 1h25’45’’) ed a Lorenza Beccaria (Atletica Saluzzo 1h26’23’’).
Queste le impressioni dei due vincitori al termine della gara:
Simone Peyracchia: “Siamo partiti subito forte, Denis (Capillo, ndr) in salita va come un treno, per cui ho subito spinto per cercare di non perdere troppo terreno. Nella successiva discesa mi sono avvantaggiato e poi ho continuato a spingere. Le discese così tecniche sono adatte alle mie caratteristiche dato che sono proprio spericolato (ride, ndr). Nell’ultimo tratto, quando ho capito che potevo fare il record della gara, ho dato tutto, è andata bene. Adesso mi godo questa giornata, poi inizierò a concentrarmi sui prossimi impegni: la mezza maratona all’Alpe di Siusi il 2 Luglio e i campionati regionali di corsa in montagna che si svolgeranno a Mattie, in Val Susa, il 9 Luglio. In autunno ho anche in cantiere di preparare una maratona, quasi sicuramente quella di Porto: ho un personale di 2h39’ fatto circa 7 anni fa nella mia unica esperienza sulla distanza: credo sia giunto il momento di provare a batterlo”.
Eufemia Magro: “Oggi stavo bene, ho avuto buone sensazioni fin dall’inizio. Al termine della prima salita ho scollinato con Erika (Ghelfi, nrd), poi ho fatto valere il mio sprint in discesa e mi sono costruita un piccolo vantaggio che ho conservato fino alla fine. Ho abbassato il tempo dello scorso anno di circa 7 minuti, anche se, a onor del vero, devo dire che nella passata edizione ero appena rientrata alle competizioni dopo la maternità, per cui quest’anno ero decisamente più in forma. Al traguardo ho scherzato con mio marito (Danilo Giordanengo, giunto all’arrivo in quarta posizione assoluta, ndr) e gli ho detto che prima o poi lo batto (ride, ndr). Prima dell’estate gareggerò ancora in competizioni di corsa in montagna, dove attualmente sono seconda nella classifica regionale, mentre in autunno voglio preparare bene una “mezza”: probabilmente correrò quella di Vinovo”.
Tra i concorrenti anche Marco Gozzano, ex maratoneta di livello internazionale, nato sportivamente alla Pro Patria di Milano e poi tesserato per il Gruppo Sportivo Forestale (personal best in maratona 2h12’24’’ndr). Queste le sue impressioni: “Oggi è stata una bella giornata di sport: sono qui per festeggiare Marco Olmo, grande amico e straordinario atleta. Ho smesso con le competizioni vere e proprie circa 10 anni fa: dopo tanti anni in gara ho avuto quasi un senso di rigetto, acuito anche dal fatto che intorno alle corse si vedevano sempre più spesso cose poco chiare, in particolare atleti che ero abituato a battere e che, da un giorno all’altro, diventavano fenomeni. Ho ripreso da poco con qualche trail, senza ambizioni di risultato ma per il piacere di correre. Che effetto fa per un ex professionista ritrovarsi nella “pancia” del gruppo? Per me è bellissimo: quando correvo come top runner molto spesso non avevo la possibilità di godermi le gare. Adesso mi confondo con gli altri podisti e corro con la mente libera, senza dimenticare che chi corre per passione e magari arriva nelle retrovie, fa spesso molta più fatica di chi vince, per cui merita uguale rispetto, se non addirittura di più”.
Chiusura d’obbligo con il vero protagonista di giornata Marco Olmo: “Il vero protagonista non sono io, ma tutte queste persone che hanno deciso di venire a correre qui oggi. Ti confesso che stamane ero teso: questa è la gara del mio paese, per cui ci tengo che tutto sia perfetto. La gente vorrebbe sempre vedermi vincere, ma a volte non si rende conto che ho quasi 70 anni (ride, nrd). Oggi ci ho messo circa 1h30’ e va bene così: come ho detto l’importante era la riuscita della manifestazione. Mi spiace che ci siano stati un paio d’infortuni tra gli atleti in gara, ma purtroppo fa parte del gioco. Le scritte per me lungo il percorso? E’ un mio amico che ha voluto farmi questo regalo. I progetti futuri? Ho tanti inviti per fare da testimonial alle gare: fossi al posto degli organizzatori io inviterei gente più giovane, ma evidentemente la mia storia ha appassionato molti e questo mi fa piacere. In un certo senso sto diventando un po’ un personaggio, ma io rimango prima di tutto un corridore. Ora vediamo come procede la stagione, magari in autunno andrò a fare la “mezza” di Forteventura”.