“Questa è una gara con un fascino unico, il livello tecnico è altissimo e anche chi generalmente compete per una vittoria, deve mettere in conto che in una competizione del genere si può anche arrivare più dietro. Credo che per un amatore sia comunque fondamentale misurarsi anche in questi contesti”. Le parole di Marco Parodi (Emozioni Sport Team Voltri), poco prima dello start, sintetizzano bene l’atmosfera che si è respirata ieri sera a Cairo Montenotte (Savona) per la 17° edizione della StraCairo.
Una gara dai contenuti tecnici di assoluto rilievo, con circa 250 podisti alla partenza, provenienti da varie regioni, che si sono dati battaglia su un circuito cittadino di 1,475km da ripetere 4 volte per un totale di 5,9km. Vittoria finale per il marocchino Mohammed El Mounim (Gruppo Città di Genova, 17’19’’) che, in volata, ha avuto la meglio sull’atleta del Ruanda Pontien Ntawuyirushntege (#Iloveru Athletic Terni, 17’20’’). Al terzo posto, più staccato, il keniano Erastus Kipkorir Chirchir (ASD Atletica Futura Roma, 17’48’’). Il primo italiano al traguardo è stato Corrado Pronzati (Maratoneti Genovesi), classificatosi al 7° posto con il tempo di 18’19’’. Da segnalare, tra gli over 50, la super prestazione di Valerio Brignone (Cambiaso Risso Running Team GE), 12° assoluto in 19’06’’ e dell’ultramaratoneta Marco Olmo, classe 1948, che su un percorso a Lui poco congeniale, ha tagliato il traguardo in 23’59’’.
Tra le donne, vittoria finale per Celine Iranzi (G.S. Orecchiella Garfagnana, 20’33’’) davanti a Claudia Gelsomino (Atletica Palzola 20’41’’), che era stata in testa per la prima metà di gara. Terzo posto per la vincitrice dell’edizione 2016, Laura Papagna (ASD CUS Genova) che ha tagliato il traguardo in 21’06’’.
Le reazioni al termine della gara.
Corrado Pronzati (Maratoneti Genovesi): “Non credevo di riuscire a fare una prestazione del genere. Ho ripreso a fare sul serio da circa 20 giorni, dopo un periodo di rigenerazione seguito alla maratona di Padova. Oltretutto, queste non sono propriamente le gare in cui mi esprimo meglio, invece oggi mi sono battuto bene per le posizioni di testa fino all’ultimo. Ora mi concentrerò sulla preparazione di una maratona autunnale, sicuramente fuori dall’Italia, magari a Francoforte dove nel 2016 ho ottenuto il mio personal best, 2h23’47’’.
Mamadou Abdoulay Yally (Athletic Club 96 Alperia): “L’obiettivo era entrare nei primi 10 e ci sono riuscito. Livello tecnico elevatissimo, fa piacere misurarsi con questi campioni. Adesso inizieremo a lavorare per migliorare il mio attuale primato personale sui 5000mt”.
Enrico Imberciadori (Atletica Frecce Zena): “Sulla linea di partenza, guarda nomi intorno sono rimasto colpito dal livello degli atleti che avevo al mio fianco. Ho cercato di stare il più possibile a contatto con i primi, ma il ritmo imposto era davvero alto. Il 13° posto assoluto è un risultato che mi soddisfa, anche in relazione alla concorrenza presente”.
Vincenzo Scuro (G.P. Parco Alpi Apuane): “Non avevo finalizzato questa gara, ma ci tenevo comunque a correrla visto il livello di partecipanti. Sono in un periodo di allenamento di costruzione in vista della seconda parte di stagione; le gambe hanno comunque risposto bene e il crono finale, 19’17’’, è buono”.
Marco Olmo (ASD Atletica Roata Chiusani): “Le gare a cui sono abituato hanno pendenze e lunghezze diverse, ma fa bene confrontarsi ogni tanto in contesti differenti. Ho accettato volentieri l’invito degli organizzatori”