Il pubblico delle grandi occasioni ha accolto ieri a Premana, piccolo comune della provincia di Lecco, nel cuore della Valsassina, i 391 atleti provenienti da 35 nazioni che si sono sfidati nel mondiale di corsa in montagna specialità classica. Pronostici della vigilia rispettati con lo squadrone ugandese capace di vincere il titolo individuale in 3 delle 4 categorie: Oscar Chelimo nella categoria Junior Uomini, Risper Chebet nella categoria Junior Donne e Victor Kiplangat nella categoria Senior Uomini. La categoria senior donne è stata vinta dalla keniana Lucy Murigi
Ottima nel complesso la prestazione degli azzurri, capaci di aggiudicarsi l’argento a squadre delle competizioni senior ed il bronzo nelle competizioni junior. Da segnalare anche alcune prestazioni individuali di rilievo, come quella di Daniel Pattis nella categoria Junior Uomini, che conferma l’argento europeo piazzandosi al secondo posto a meno di un minuto dal vincitore Chelimo. L’atleta altoatesino è stato autore di una gara intelligente: nella prima parte ha lasciato sfogare gli avversari, per poi piazzare una progressione decisiva nel tratto finale. Nella categoria Senior Uomini, gara coraggiosa per Bernard Dematteis, autore di una partenza sprint che ha esaltato per un lungo tratto il folto pubblico assiepato ai lati del percorso. Il campione piemontese ha però dovuto subire il ritorno imperioso della corazzata ugandese che, al termine della gara, piazzerà 3 uomini sui primi 3 gradini del podio, con Joel Ayeko e Fred Mosubo alle spalle del vincitore Kiplangat. Per Dematteis 7° posto finale, preceduto anche dall’altro azzurro Xavier Chevrier.