Un girone difficile, o forse no. L’Italia ha pescato i suoi avversari nell’urna di Kyoto in vista del mondiale di rugby del 2019 in Giappone. La testa di serie è la più temibile, la Nuova Zelanda, ma anche la più affascinante. Tra le squadre di seconda fascia, invece, gli azzurri hanno pescato il Sud Africa, non proprio in forma in questa fase e già battuto dall’Italia nella storica partita di Firenze nell’autunno scorso. Poi, la qualificata della zona africana (presumibilmente la Namibia) e la vincente dei ripescaggi.
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Come giudicare questo sorteggio? Conor O’Shea, ct della nazionale, non si sbilancia: “Si può riflettere e parlare all’infinito dell’esito di un sorteggio per il Mondiale – ha detto dopo la definizione dei quattro gironi -. Con le modifiche che stiamo apportando nel sistema rugbistico italiano, l’obiettivo è arrivare ai Mondiali 2019 al nostro meglio e rendere orgogliose tutte le componenti del nostro sistema. Vedremo quale sarà il risultato. Lo sport sa regalare grandi momenti e vogliamo che per noi il 2019 sia uno di questi”.
L’Italia non parte sconfitta in partenza. Lo sa bene anche il team manager Luigi Troiani che punta tutto sulla sfida contro il Sud Africa, dando per scontata la vittoria del girone da parte degli All Blacks: “La Nuova Zelanda è sicuramente la favorita numero uno per il passaggio del turno in prima posizione, sarà interessante vedere il calendario. Personalmente spero di trovare il Sudafrica al termine della fase a gironi, quando la pressione potrebbe essere più sugli Springboks che su di noi”.