Sono 34, ne resteranno 31. Conor O’Shea ha fatto le sue scelte in vista del Sei Nazioni 2018: l’Italia affronterà l‘Inghilterra il prossimo 4 febbraio e allora non c’è più spazio per le riflessioni. Tante opzioni per ruolo, tante alternative valide, in un contesto in cui le decisioni del commissario tecnico saranno determinanti: ai nastri di partenza, infatti, quasi in ogni zona del campo, gli azzurri sono più o meno allo stesso livello. La condizione fisica e il piano di gioco di volta in volta scelto faranno la differenza.
Subito le brutte notizie. Michele Campagnaro, il miglior giocatore azzurro della scorsa edizione del Sei Nazioni non sarà del gruppo: l’infortunio che ormai da diverso tempo lo sta tenendo fuori dal campo gli impedirà di prendere parte alla prestigiosa rassegna continentale. L’anno scorso la convocazione era arrivata dopo un lungo percorso di riabilitazione, quest’anno il miracolo non si è ripetuto. Come lui saranno ai box anche Angelo Esposito, Ornel Gega e Federico Zani.
Via il dente, via il dolore. L’Italia dovrà fare di necessità virtù e cercare tra i convocati di O’Shea le alternative a giocatori che si sono rivelati decisivi in passato. Rispetto al mese di novembre e all’ultima tornata di test, le novità si chiamano Jake Poliedri (Gloucester Rugby), alla sua prima convocazione in assoluto dopo le esperienze con le nazionali minori, Tiziano Pasquali, Nicola Quaglio, Oliviero Fabiani e Sebastian Negri da Oleggio. Con loro (che rappresentano un po’ la linea verde di quest’Italia insieme a Giovanni Licata e Renato Giammarioli), il commissario tecnico ritrova Maxime Mbandà, George Biagi e Tommaso Allan che avevano saltato le sfide di novembre per infortunio. E se per i primi due sarà facile trovare spazio, Allan potrebbe addirittura essere considerato la terza scelta come mediano d’apertura dopo Carlo Canna e il sorprendente Ian McKinley (autore di ottime prestazioni nei test match).
Per il resto, il gruppo è solido, capeggiato da Sergio Parisse (alla sua tredicesima partecipazione in questo torneo), rinnovato dai neozelandesi d’Italia Jayden Hayward e Dean Budd, reso frizzante da Tommaso Castello e Tommaso Boni, sorretto dall’esperienza di Alessandro Zanni, Lorenzo Ghiraldini e Tommaso Benvenuti (rispettivamente 99, 89 e 5 caps).
Tra le sorprese del ritiro – che si svolgerà dal 21 al 24 gennaio al Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” di Roma – figurano come invitati anche i due giovani piloni della Benetton Rugby Marco Riccioni e Cheri Traorè, che potranno prendere confidenza con la nazionale maggiore, vivendo da vicino il clima di un grande torneo. “Sono consapevole che saremo giudicati sulla base dei risultati – ha detto Conor O’Shea, al suo secondo Torneo sulla panchina della Nazionale – ma sappiamo bene tutti del livello di gioco con cui andremo a confrontarci e delle sfide che ci attendono in ogni partita, a cominciare dall’affrontare la seconda e la terza squadra del ranking mondiale nell’arco di sei giorni nelle prime due giornate. Se come Federazione continueremo a crescere e sviluppare i nostri giocatori, il sistema ed i processi come stiamo facendo continueremo a ridurre il gap con le altre Nazioni”.
Ma c’è da scommettere che l’Italia sarà tutt’altro che conservativa: la nostra nazionale sarà anche capace di prendersi qualche rischio per essere più incisiva in fase realizzativa. Questo è stato ciò che è mancato a novembre. La formazione di O’Shea per il Sei Nazioni 2018 sarà in grado di imprimere la svolta che ci si aspetta dallo staff del tecnico irlandese?
I 34 CONVOCATI DI CONOR O’SHEA PER IL SEI NAZIONI 2018
Piloni
Simone FERRARI (Benetton Rugby, 8 caps)
Andrea LOVOTTI (Zebre Rugby Club, 20 caps)*
Tiziano PASQUALI (Benetton Rugby, 2 caps)
Nicola QUAGLIO (Benetton Rugby, 2 caps)*
Tallonatori
Luca BIGI (Benetton Rugby, 6 caps)
Leonardo GHIRALDINI (Stade Toulousain, 89 caps)
Oliviero FABIANI (Zebre Rugby Club, 4 caps)
Seconde linee
George BIAGI (Zebre Rugby Club, 19 caps)
Dean BUDD (Benetton Rugby, 6 caps)
Marco FUSER (Benetton Rugby, 27 caps)*
Federico RUZZA (Benetton Rugby, 3 caps)*
Alessandro ZANNI (Benetton Rugby, 99 caps)
Flanker/n.8
Renato GIAMMARIOLI (Zebre Rugby Club, 1 cap)*
Giovanni LICATA (Fiamme Oro Rugby, 3 caps)*
Maxime Mata MBANDA’ (Zebre Rugby Club, 11 caps)*
Sebastian NEGRI DA OLEGGIO (Benetton Rugby, 2 caps)
Sergio PARISSE (Stade Francais, 129 caps) – capitano
Jake POLLEDRI (Gloucester Rugby, esordiente)
Abraham STEYN (Benetton Rugby, 17 caps)
Mediani di mischia
Edoardo GORI (Benetton Rugby, 65 caps)*
Tito TEBALDI (Benetton Rugby, 23 caps)
Marcello VIOLI (Zebre Rugby Club, 8 caps)*
Mediani d’apertura
Tommaso ALLAN (Benetton Rugby, 33 caps)
Carlo CANNA (Zebre Rugby Club, 25 caps)
Ian MCKINLEY (Benetton Rugby, 3 caps)
Centri-Ali-Estremi
Mattia BELLINI (Zebre Rugby Club, 8 caps)*
Tommaso BENVENUTI (Benetton Rugby, 45 caps)*
Giulio BISEGNI (Zebre Rugby Club, 7 caps)
Tommaso BONI (Zebre Rugby Club, 8 caps)*
Tommaso CASTELLO (Zebre Rugby Club, 5 caps)
Jayden HAYWARD (Benetton Rugby, 3 caps)
Matteo MINOZZI (Zebre Rugby Club, 3 caps)*
Edoardo PADOVANI (Zebre Rugby Club, 14 caps)*
Leonardo SARTO (Glasgow Warriors, 34 caps)*
Giocatori invitati
Marco RICCIONI (Benetton Rugby, esordiente)* – pilone
Cherif TRAORE (Benetton Rugby, esordiente)* – pilone
*è/è stato membro dell’Accademia FIR “Ivan Francescato”