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José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Sheriff, sfida valida per la sesta e ultima giornata della fase a gironi di Europa League 2023/2024: “Il giorno in cui l’Olimpico non sarà pieno sarà una sorpresa per noi: è bello ed è una motivazione extra. Domani dobbiamo vincere per noi, per loro e per il calcio, che va rispettato. Dobbiamo pensare che è possibile che lo Slavia non vinca. Sicuramente farò dei cambi, ma saranno obbligatori. Per esempio Ndicka è squalificato, Mancini è infortunato, Smalling è quello che sapete voi. Però dobbiamo vincere“.
“Rispetto all’anno scorso la Roma si caratterizza anche per essere meno forte su palla inattiva e nei duelli individuali? Vero, sicuramente una squadra con Smalling e Ibanez è più pericolosa sulle palle inattive, ma senza di loro ha più costruzione e meno errori in fase di possesso. Sicuramente ci sono caratteristiche negative, ma ce ne sono anche positive – ha proseguito lo Special One, che poi ha glissato sul silenzio stampa post Roma-Fiorentina – Non è vero, abbiamo parlato tanto (riferimento al post su Instagram, ndr)“.
Mourinho si è poi soffermato sul mercato di gennaio: “Certo che ci conto, non è che io voglio una cosa e la società un’altra: vogliamo tutti la stessa cosa, ma le difficoltà ci sono per tutti. Non è che sono geloso, ma il Manchester City ha pagato 80 milioni Philips e ora Pep dice che è meglio che vada via e prende un altro. Noi siamo una realtà diversa. Io e Tiago vorremmo 3-4 giocatori per migliorare la squadra e darle la possibilità di essere più forte nella seconda metà, ma abbiamo difficoltà a farlo. Onestamente, se facciamo un difensore io sono già felice“.
Il tecnico giallorosso ha poi aggiunto: “Certo che mi piacerebbe qualcosa di più, ma non è possibile. Loro stanno lavorando per cercare di darmi delle opzioni. Ma anche se arriverà solo un giocatore avremo delle difficoltà con le liste europee. Esiste complessità e la situazione sarà difficile: mi piacerebbe che la gente lo capisse e che ci sia onestà quando si parla di obiettivi. Ma va bene anche così, l’importante è che noi internamente possiamo fare. Un difensore centrale ci aiuterebbe molto. Ndicka non ci sarà dal 3 gennaio, Smalling neanche – lo posso dire al 100% – Mancini è diffidato e infortunato, Llorente resiste e continua a giocare“.
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“Domani gioca Renato Sanches. Ha lavorato con noi nelle ultime due settimane e non l’ho fatto giocare. Spero che la sua intensità aumenti perché è un po’ frenato dalla paura di infortuni muscolari. Spero che la partita, l’adrenalina e l’emozione lo facciano andare dall’altro lato altrimenti è difficile giocare una gara di livello. Sarà un giorno importante per lui a livello individuale. Ovviamente sa che gioca, ha avuto tempo per prepararsi anche psicologicamente. Da lui mi aspetto 45-60 minuti vero e non 90 di protezione. Giocare a 4 in difesa? Più o meno perché giocano Celik e Karsdorp dallo stesso lato – ha aggiunto Mourinho, che poi ha parlato del suo futuro – Non bisogna pensare a niente, nella mia testa ho tutto molto chiaro. Ai tifosi posso solo dire grazie, ma non mi sento a mio agio. Gli striscioni e i cori vanno fatti per i giocatori e la squadra. Sicuramente sono emozionato, ma non è una cosa che mi piace. E’ la squadra che deve sentire quest’appoggio“.
Infine, sugli infortunati: “L’assenza di Dybala si è fatta sentire già contro la Fiorentina. Con lui in campo la Fiorentina non era in grado di pressare né di recuperare palla. Non c’è un altro giocatore come lui. Alla prossima non ci saranno né lui né Romelu e dovremo fare qualcosa di diverso: avremo Belotti, Pellegrini che può giocare lì, El Shaarawy e due giovani come Cherubini e Costa. Ma senza Paulo non sarà più lo stesso. Per Spinazzola e Azmoun è dura recuperare per Bologna, ma la speranza c’è. Mancini ha un problema importante ma non ha le gambe rotte e quindi gioca. Pellegrini e Paredes sono disponibili per domani, anche Cristante“.
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