“Mourinho è un ottimo comunicatore, un grande uomo di marketing, ma dovrebbe essere un po’ più presente sul campo. Non c’è gioco, ci sono degli aspetti che non vengono curati. Manca qualcosa a livello di gruppo, di collettivo”. Roberto Scarnecchia, ex giocatore della Roma tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, ospite di Palla al centro su Rai Radio 1 Sport, si esprime così sulla crisi della Roma, ferma a cinque punti in Serie A.
“I giocatori vagano per il campo senza una meta, ognuno fa quello che vuole, non basta il talento individuale. È significativo il gol di Cristante a Genova: l’inserimento è una sua prerogativa, ma è molto diverso dalle incursioni di Perrotta – dice facendo riferimento ai tempi della Roma di Spalletti – studiate e preparate in allenamento”.
“Nel post partita di Genova Mourinho ha detto delle cose giustissime e sacrosante, ma poi non può dire che hai comunque fatto due finali – sostiene Scarnecchia -. Non ha un senso logico, non c’entra niente: lo sappiamo quello che ha fatto Mourinho, ma in quel momento bisognava analizzare la sconfitta e basta. E se parliamo del passato, Mourinho ha vinto ovunque, ma prima di arrivare a Roma ha anche collezionato esoneri per quattro anni”.