“E’ giusto che ci siano dei dubbi perché se c’e’ una massa critica e’ un valore aggiunto per lavorare e far si’ che i dubbi vengano meno. Sono convinto che i dubbi si sciolgono quando si presenta un progetto serio e si dimostra di volerlo portare avanti con trasparenza, anche evitando gli errori del passato”. Con queste parole Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico e vicepresidente del Comitato organizzatore di Roma 2024 è intervenuto a Radio Roma Capitale. “Tutti gli appalti saranno seguiti dall’Autorità nazionale anticorruzione e siamo affiancati da un comitato di garanti che seguirà il nostro percorso – assicura – Distinguiamo l’evento sportivo da ciò che e’ ruotato intorno alla manifestazione. I Mondiali di calcio del ’90 e quelli di nuoto del 2009 sono stati perfetti dal punto di vista organizzativo, quello che e’ accaduto non ha nulla a che fare l’evento sportivo in se stesso” Per Pancalli, “la speranza e’ di poter dimostrare che in questo Paese si possano fare cose bene a beneficio della città, che con questa candidatura ha un’occasione imperdibile”. Grazie all’Olimpiade le difficoltà per i diversamente abili dovrebbero diminuire: “L’Olimpiade da’ occasione di vivibilità e accessibilità a tutti. C’e’ un qualcosa che va oltre i dati economici che riguarda la crescita civile e culturale del Paese che passa attraverso le Paralimpiadi. A Londra le Paralimpiadi hanno lasciato il segno e anche Barcellona e’ cambiata totalmente tra prima e dopo l’evento”. Due argomenti clou sono senza dubbio la condizione dello stadio Flaminio ed il nuovo stadio della Roma: “A mio modo di vedere per il Flaminio c’e’ l’occasione non solo di recuperarlo, ma anche di realizzare al suo interno un museo dedicato a Nervi, unendo al valore sportivo anche il valore culturale. Oltre al Flaminio pero’, ci sono altre tremila ferite aperte in questa città e l’Olimpiade e’ un’occasione strategica. Per lo stadio della Roma invece lo abbiamo considerato, per il 2024, costruito ma nel dubbio ci siamo lasciati una carta di riserva”