“E’ stata la partita più intensa della mia vita, alla fine si è visto perché lui è la leggenda, il campione immortale di questo sport”. In poche parole Lorenzo Musetti riassume perfettamente la sconfitta al quinto set per mano di Novak Djokovic al terzo turno del Roland Garros. “Da quando mi ha breakkato nel quarto – ha spiegato l’azzurro in mixed zone – le cose sono cambiate. Da quel break è come se lui avesse tolto le catene, ha cominciato a servire e a rispondere incredibilmente e al quinto set ha giocato ad un livello pazzesco, considerato il numero di ore di gioco. Quel momento gli ha dato convinzione e fiducia sia a livello fisico sia mentale. Prima lo vedevo più arrendevole ma da lì è riemersa l’energia e l’intensità. Peccato, perché la partita si era messa bene, mi sentivo padrone in campo e ci credevo. Stasera però ha vinto il migliore, io ho pochi rimpianti e anche il mio team è molto soddisfatto. Oggi è mancata solo la vittoria”.
Le sensazioni sempre positive in quel di Parigi ora Lorenzo deve cercare di portarle anche nelle prossime settimane: “A Parigi mi sento a casa e gioco sempre il mio miglior tennis. Su questo campo ci lascio sempre il cuore, anche se con Nole sono state due sconfitte amare. La cosa più importante e positiva di questa partita è che ho giocato dal primo all’ultimo punto, è una cosa da rimarcare, importantissima per i miei step di crescita. E’ fondamentale fare partite a questo ritmo e livello. Diciamo che il test personale è abbondantemente superato. Ora un po’ di riposo e inizierà la preparazione per la stagione su erba”.