In questi giorni al Roland Garros c’è una piccola selezione di giocatori che si può reputare più fortunata del resto della truppa. Si sta parlando, ovviamente, di coloro che vengono programmati sul Philippe Chatrier e sul Suzanne-Lenglen. Nessuna preoccupazione metereologica, zero rischi di attese infinite, sospensioni o rinvii. E per la seconda serata di fila gli organizzatori dello Slam transalpino ci regalano una sfida Italia-Francia. Dopo il successo di Jannik Sinner su Richard Gasquet, arriva un’altra sfida tra la gioventù del Bel Paese e l’esperienza d’oltralpe.
Trovare Gael Monfils al Roland Garros è affascinante, ma magari non sempre piacevole. Non lo era quando il classe ’87 era all’apice della sua carriera e raggiungeva una semifinale e per ben altre tre volte i quarti, ma non lo è neanche in queste ultime edizioni in cui il suo livello ma soprattutto il suo fisico hanno perso qualche colpo. Perché nonostante questo, la voglia e la passione che Gael ci mette sempre in campo – specialmente quando è davanti al suo pubblico – è tanta. I risultati in questo 2024 sono arrivati un po’ a corrente alternata, ma il ranking recita ancora un rispettabilissimo n°37 accanto al nome. Poi sul rosso tende a faticare, sono soltanto tre le partite vinte in questa stagione europea, ma il match vinto all’esordio contro un avversario ostico come Thiago Seyboth Wild dimostra che è giunto nella Capitale con tutte le intenzioni di giocarsela contro chiunque. E se riesce a portare il match sui suoi binari, con gli spettatori dello Chatrier che entra in clima partita, le cose rischiano di complicarsi. Soprattutto se dall’altra parte della rete c’è un Musetti che non è esattamente in fiducia.
Nell’ultimo anno di prestazioni esaltanti di Musetti se ne sono viste poche, la continuità di risultati è mancata, ma in qualche modo Lorenzo riesce a mantenere – pur avendo perso diverseposizioni rispetto al suo miglior momento della carriera – una classifica che gli consente di arrivare tra le teste di serie in un torneo dello Slam. Poi c’è il rischio di doversela vedere contro Novak Djokovic al terzo round, ma mai come in questo periodo l’obiettivo deve essere proprio quello di arrivarci alla sfida contro il serbo. Lorenzo questa sera deve essere bravo a non perdere la concentrazione in quelle fasi di difficoltà che senz’altro ci saranno. Poi, dal punto di vista tecnico e fisico – sul mattone tritato – è un giocatore migliore rispetto al Gael Monfils attuale. C’è un unico precedente tra i due, ma di valore modesto: era il 2021, si giocava a Vienna sul veloce indoor in condizioni totalmente diverse. Per la cronaca, vinse Monfils 7-6(2) 6-4.