Saranno Carlos Alcaraz e Stefanos Tsitsipas i protagonisti della decima sessione serale sul Philippe Chatrier del Roland Garros. Finora, anche per una questione di durata, solo incontri maschili ha voluto Prime Video, che in Francia detiene i diritti di trasmissione degli incontri in notturna. E la scelta degli organizzatori è ricaduta sulla sfida tra il numero e il 9 del mondo in un match da cui uscirà il semifinalista che andrà ad affrontare il vincente di Sinner-Dimitrov, i quali scenderanno invece in campo nel pomeriggio dopo i primi due quarti di finale femminili.
IL PERCORSO: COME ARRIVANO ALCARAZ E TSITSIPAS
Alla vigilia del torneo erano tanti e ragionevoli i dubbi su Alcaraz, che in questa stagione sulla terra rossa europea aveva finora preso parte solo al torneo di Madrid a causa di un infortunio all’avambraccio che gli ha fatto saltare gli appuntamenti di Monte-Carlo, Barcellona e infine Roma. Il classe ’03 di Murcia ha dichiarato in conferenza stampa già prima dell’inizio dell’evento che il problema era risolto e in effetti partita dopo partita il feeling con la racchetta sembra migliorare sempre più. Quel dritto, il colpo che più è stato condizionato nella sua esecuzione dal problema al braccio, è tornato a far male e le vittorie nette ai danni di Korda e Auger-Aliassime testimoniano uno stato di forma in crescita.
Dopo l’uscita dalla top-10 arrivata nei primi mesi di stagione, anche Tsitsipas pare aver ritrovato la retta via. Sul rosso è tornato ad essere quell’outsider che può impensierire chiunque e la vittoria di Monte-Carlo ne è stata una conferma. Poi finale a Barcellona, prima delle sconfitte contro Monteiro a Madrid e Jarry a Roma. Un paio di stop inattesi che hanno un po’ fatto calare le sue quotazioni in vista dello Slam parigino. Il livello espresso in questi primi 10 giorni di torneo, però, è alto: anche quando si è trovato in difficoltà , come nell’ultimo match contro l’ottimo Arnaldi, è riuscito a venirne a capo in modo brillante.
I PRECEDENTI TRA ALCARAZ E TSITSIPAS
Ecco, se c’è un motivo che potrebbe non aver fatto dormire la scorsa notte il tennista di Atene, questo consiste magari nell’aver ripercorso nella sua mente le precedenti sfide contro Alcaraz. Cinque finora gli scontri diretti, tutti vinti dallo spagnolo. Il primo risale agli Us Open del 2021, quando un giovanissimo Carlitos – certamente già un nome importante all’epoca nell’ambiente tennis – si fece conoscere anche dal pubblico più generalista sconfiggendo l’allora testa di serie numero tre del mondo per 7-6(5) al quinto set dopo 4 ore di gioco. Stesso esito, ma con vittoria ancora più netta l’anno successivo a Miami, sempre sul veloce.
Anche in Europa le cose non sono andate in maniera diversa: due volte a Barcellona si è imposto Alcaraz, poi lo scorso anno anche qui a Parigi in tre set con lo score di 6-2 6-1 7-6(5). Un match completamente a senso unico, ancor più di quanto non dica il punteggio: Carlos si era infatti trovato in vantaggio 5-2 nel terzo prima di subire una mini-reazione d’orgoglio da parte del greco, che era in un periodo non propriamente tra i migliori della sua carriera.