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āLāautonomia dello sport ĆØ qualcosa di importante e va salvaguardataā. Lo ha dichiarato il presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli commentando le novitĆ in materia di sport introdotte dal governo allāinterno della legge di Bilancio. āDa uomo di sport ho posto tre domande al sottosegretario Giorgetti, spogliandomi del ruolo istituzionale al quale tengo particolarmente – ha spiegato il numero uno del Cip a margine della conferenza di presentazione del Festival della Cultura Paralimpica, nella sede Rai di Roma – La prima domanda riguarda lāobiettivo della riforma. La seconda ĆØ una riflessione sullāautonomia dello sport, una riflessione che deve essere di tutti, perchĆ© tutti gli uomini di sport non possono che partire da questo. Lāautonomia dello sport ĆØ una cosa che non si declina soltanto nei convegni, ma ha segnato momenti di storia di questo Paese. Ricordiamoci pure il boicottaggio del 1984, il governo Craxi, la scelta che fece il Coni: lāautonomia dello sport non sono soltanto due parole messe insieme, ma ĆØ qualcosa di importante e va salvaguardata. Infine ho posto a Giorgetti una terza domanda su quale sarĆ il centro del sistema di elaborazione delle politiche sportive del Paese e quali saranno gli uomini e le donne che dovranno elaborare gli indirizzi di politica sportiva e poi la vigilanza sullāandamentoā.
Pancalli aspetta dunque le risposte del governo ai tre quesiti: āIo ho posto queste domande, poi dovremo capire come si articoleranno i processi, come avviene sempre per le nuove norme e le riforme, in questo caso una rivoluzione – ha concluso il presidente del Cip – Se penso che le novitĆ mettano in dubbio lāautonomia dello sport? Dipende dalla terza risposta, da chi e come saranno elaborati gli indirizzi di politica sportiva”.